Presentato il nuovo volume di Nicola Santacroce

?Istituzione e societ? a Caiazzo in et? moderna?, edito dal centro studi Daniele di Caserta. Opera ricca di: prefazione di Guido D?Agostino, introduzione Felicio Corvese e premessa dell?Autore.
Nuovo appuntamento culturale di notevole spessore al palazzo Mazziotti dove l?altra sera, su iniziativa del Centro Studi ?Francesco Daniele? di Caserta, ? stata presentata la nuova fatica letteraria di Nicola Santacroce, caiatino non a caso definito topo d?archivio per la sua straordinaria passione per le ricerche storiche. L?opera, intitolata ?Istituzione e societ? a Caiazzo in et? moderna? ? edita dal centro studi ?Daniele?, ricca di prefazione di Guido D?Agostino, introduzione di Felicio Corvese e premessa dell?Autore, che di seguito si riporta: ?Sotto il titolo di Istituzioni e societ? a Caiazzo in et? moderna ho raccolto alcune mie ricerche che trattano vari argomenti. Dopo aver portato a termine con I Sindaci di Caiazzo la pi? importante ricerca, ho ripreso a interessarmi del feudalesimo che, dal suo sorgere con la monarchia normanna, alla sua abolizione con l’opera riformista dei napoleonidi, ha fortemente caratterizzato la societ? meridionale. ? noto che la storia del Mezzogiorno nel contesto degli Stati della penisola fu, per molti versi, storia a s?. Ci? ? dovuto a molteplici fattori: l’impostazione che i normanni diedero alla loro monarchia; la perdita dell’identit? di nazione e la conseguente annessione alla corona spagnola; l’incapacit? dell’aristocrazia feudale di eleggere una dinastia regnante indigena; le tensioni che si vennero a creare tra il potere regio e le classi feudali; i rapporti non sempre facili tra queste e le comunit? delle ?terre? e dei ?castelli?; le difficolt? delle popolazioni del Mezzogiorno di riscattarsi al demanio. Infine, non perch? di secondaria importanza, il fatto che la Chiesa, con le sue ingerenze, venne di fatto a costituire uno Stato nello Stato. Basti pensare che nel 1734, anno in cui Carlo di Borbone conquist? il Regno di Napoli, la rendita annuale della Chiesa era pi? del doppio delle entrate generali dello Stato. In altri Stati della penisola essa raggiungeva solo il 30%. Tutto questo non poteva non avere, come ovvia conseguenza, una marcata incisivit? negativa nella societ? del Mezzogiorno, della quale, ancora oggi, si avvertono il peso e gli effetti. ? in questo enorme calderone che ho attinto gli argomenti oggetto di pubblicazione. La prima ricerca ? la ricostruzione per grandi linee della storia di una famiglia poco nota, quella dei Bolognini. L’idea di farne oggetto di approfondimento nacque dalle numerose notizie emerse nel corso delle verifiche su alcune cariche attribuite al suo maggiore esponente: il vescovo Mario. Con questa ricerca, in pratica, continua il mio interesse storiografico per l’?lite locale. La seconda ricerca riguarda un prestito richiesto dall’Universit? di Caiazzo ad alcuni privati cittadini per integrare i fondi necessari al sostentamento delle truppe spagnole impiegate nella repressione del banditismo, che tanto caratterizz? le nostre zone. Con essa viene fatta luce su un altro aspetto della nostra storia del Cinquecento. La terza ricerca riguarda la Relazione della Citt?, e Stato di Caiazzo… Un documento di eccezionale valore storiografico, poich? esso, unico nel suo genere, consente di conoscere aspetti inediti della comunit? caiatina nel 1695. La quarta ricerca riguarda la pubblicazione delle lettere inedite di Carlo Marocco a Matteo Egizio. Si tratta di un epistolario consultato finora solo dai maggiori storici di archeologia dal `700 fino ai giorni nostri, che svela aspetti umani molto interessanti del Marocco e della societ? del tempo. La quinta ricerca riguarda la pubblicazione di un documento di straordinaria importanza sulla carestia del 1764 a Caiazzo. La sesta ricerca riguarda il testamento di Raffaele Mirto del 1787. Il documento, oltre a farci meglio comprendere l’importanza della istituzione del ?Monte dei Mirto?, che doveva provvedere al sostentamento delle scuole pubbliche volute sempre dal testatore, costituisce, con l’allegato inventario dei beni, lo spaccato di un’epoca. La settima ricerca riguarda la vita e l’opera di Nicola Giannelli, professore di medicina pratica della Regia Universit? di Napoli. L’ultima ricerca non riguarda Caiazzo bens? Maddaloni. La ragione per la quale l’ho inserita in questa pubblicazione ? l’interesse verso un costume proprio dei feudatari post mortem. I documenti relativi alle traslazioni dei duchi Carafa emersero nel corso delle ricerche che effettuai nel fondo notarile di Maddaloni presso l’Archivio di Stato di Caserta, per la ricostruzione storico-genealogica della mia famiglia?.

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