Risorse idriche: chi naviga sott?acqua per la privatizzazione?
A circa tre settimane dall?apertura delle buste ancora non convocato il Consiglio comunale. Pare che i consiglieri comunali non abbiano neanche ricevuto l?accorato appello di Alessandro Nusco.
Anche la battaglia contro la privatizzazione dell?acqua in Caiazzo diventa oggetto di mistero? Da tempo, per scongiurare la gestione privata per almeno un quarto di secolo delle risorse idriche, si ? spontaneamente costituito un comitato grazie all?iniziativa di Alessandro Nusco. Caiatino acquisito al quale ? doveroso riconoscere il gran merito di avere aperto gli occhi alla comunit? evidentemente sonnecchiante poich? nessuno sembrava essersi accorto che fosse stata gi? indetta la gara di appalto finalizzata all?aggiudicazione dell?appetibile business. Il tutto in seguito all?approvazione, con voti unanimi, di tutti i sindaci del comprensorio, che per? si sarebbero guardati bene dall?interpellare la collettivit? prima di assumere una decisione tanto importante in nome e per conto della stessa. Ma, probabilmente sonnecchianti erano anche i primi cittadini atteso che, in seguito alla costituzione di comitati un po? ovunque, per scongiurare la manovra, secondo le malelingue tesa a favorire i soliti speculatori senza scrupoli travestiti da politicanti, molti avrebbero cambiato opinione capeggiando la battaglia contro l?impopolare manovra. Qualcosa del genere sarebbe avvenuto anche in Caiazzo atteso che, intesa la gravit? dei danni che conseguirebbero alla privatizzazione, il sindaco Stefano Gaiquinto non avrebbe esitato a dare la propria adesione al comitato sottoscrivendo il testo di una missiva finalizzata a: chiedere ?al sindaco la convocazione di un apposito consiglio comunale sul tema ?gestione del servizio integrato?, aperto alla cittadinanza, comunicandolo visibilmente e con sufficiente anticipo; chiedere di inserire all?ordine del giorno dell?assemblea dell?ATO 2 (ambito territoriale ottimale composto da parte della parte della provincia napoletana e dall?intera provincia di Caserta, ndr.) l?opzione che sia una societ? a capitale completamente pubblico a gestire il sistema idrico; schierarsi apertamente e votare in favore di essa?. Sebbene il sindaco si fosse impegnato in prima persona con la sottoscrizione di tale documento, la battaglia del comitato ? continuata con la raccolta di altre centinaia di firme, la notifica della sottoscrizione ai preposti e di un formale invito al sindaco affinch? convocasse il Consiglio comunale, peraltro nel rispetto di impegni che lo stesso aveva gi? assunto e sottoscritto. In seguito si ? appreso che la richiesta ? stata indirizzata anche a tutti i consiglieri comunali ma, ci? nonostante, a circa tre settimane dall?apertura delle buste con le offerte per l?aggiudicazione del business, nulla di nuovo ? dato sapere. Un?aggiudicazione, peraltro, rinviata proprio in seguito alle proteste della collettivit?, che non poteva essere ignorata. I sindaci si sarebbero scherniti sostenendo che nell?apposita assemblea la gestione totalmente pubblica non era stata neanche prospettata, ma ora c?? il rischia di giungere al giorno fissato per l?apertura delle buste senza che la comunit? caiatina sia stata neanche interpellata, n? informata in sede di pubblica assise. Non ? tutto perch? i consiglieri comunali non avrebbero neanche ricevuto la missiva del comitato, il che potrebbe far pensare che, sott?acqua, qualcuno navighi in favore della privatizzazione. Cos? non ? se, come si vocifera, non risulta recapitata a tutti i 16 consiglieri neanche una missiva con cui l?ex sindaco Sorbo avrebbe inteso metterli in guardia dalle speculazioni che potrebbero conseguire alle nuove norme edilizie, ma secondo l?immancabile talpa, tale nota sarebbe sul tavolo della segretaria.