Sei miliardi per ristrutturare la storica chiesa del cimitero

Dopo oltre mezzo secolo di colpevole abbandono, la giunta Giaquinto si attiva per recuperare il prestigioso ex complesso monastico di S. Maria delle Grazie, presso cui sgorga acqua miracolosa.
Risponde coi fatti alle accuse di scarso attivismo la giunta comunale capeggiata dla sindaco Stefano Giaquinto che, nel pieno rispetto degli impegni assunti con la cittadinanza, ha recentemente varato un lungimirante progetto, finalizzato all?acquisizione e recupero dell?antico complesso monastico di Santa Maria delle Grazie, cos? detto perch? nei secoli scorsi vi si recavano donne sterili provenienti dall?intera Penisola e che spesso al ritorno avrebbero riscontrato la grazia di essere state ingravidate, secondo la leggenda, in seguito all?abbondante assunzione di acqua sgorgante da una fonte contigua al monastero. Fonte tuttora attiva e che potrebbe rappresentare un eccellente motivo di richiamo per i turisti che l?amministrazione si prefigge di richiamare sempre pi? nella citt? del riconosciuto buon vivere. Anche attraverso l?acquisizione, ristrutturazione e cambio di destinazione dell?ex complesso monastico contiguo al cimitero e soprattutto della gi? sconsacrata chiesa di Santa Maria delle Grazie per cui la giunta comunale ha individuato uno sfruttamento confacente ai tempi atteso che la stessa Chiesa ha escluso la possibilit? di destinarla a luogo di culto funzionale e frequentato dai sacerdoti. Progetto estremamente lungimirante, quello varato dalla giunta retta da Stefano Giaquinto, non solo perch? postula una spesa complessiva equivalente a sei miliardi delle sempre pi? rimpiante lire, ma anche perch? sono gi? previsti finanziamenti mirati statali, regionali, comunitari e/o mutui per totali 3.020.888,91 Euro. Il progetto definitivo, presentato da un raggruppamento di tecnici rappresentato dall?ingegnere Ernesto Sorvillo e composto dagli architetti Elena Gigliarelli ed Annalisa D?Onofrio, ? stato gi? approvato dall?esecutivo, che ha anche ottenuto i pareri favorevoli della Soprintendenza, sicch? non dovrebbero verificarsi neanche ostacoli e contrattempi causati dal vano ostruzionismo di parte dell?opposizione, come ? stato in piazza Portavetere, nella realizzazione dell?opera, per cui a stretto giro dovrebbe partire l?espletamento della procedura d?appalto finalizzata all?esecuzione dei lavori e conseguente fruibilit? di un bene troppo a lungo abbandonato, colpevolmente, dai preposti.

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