Disperato appello di un padre

Antonio Castellano, un cittadino bellonese, sposato e padre di due figlie, ? disperato perch? non riesce a trovare la soluzione al problema della propria famiglia. Abita in un appartamento che fu danneggiato durante l?evento sismico del 1980 per cui necessita di ristrutturazione. ?Un appartamento fatiscente, ci riferisce il Castellano, e, nonostante tutto, mi sto accontentando del quasi niente. Anche questo niente si sta facendo in modo che mi venga tolto. Infatti, continua il Castellano, il 29 giugno 2004 sono stato costretto a subire un processo poich? si vuole che io e la mia famiglia ci allontanassimo da quella casa. Alla prima udienza riuscii ad ottenere un rinvio al 15 febbraio 2005. Marted? prossimo, dunque, un altro processo che spero abbia risvolti favorevoli verso la mia famiglia. Non so come andranno le cose ma, mi chiedo, continua il Castellano, ? mai possibile che non riusciamo a trovare persone che possano immedesimarsi nella nostra situazione? Mi ? stata riconosciuta un?invalidit? al 48% che non comporta nessun vantaggio economico, non ho un posto di lavoro. Sto cercando di vivere nella legalit? pur di sbarcare il lunario ma, puntualmente, vengo sempre allontanato dal posto dove cerco di vendere qualche mercanzia che mi consente di ricavare il sostentamento per la mia famiglia. E? mai possibile che su questo mondo non ci sia comprensione per chi, come me, vuole solo raggiungere la felicit? per le sue due figlie? Spero che qualcuno si immedesimi nella mia situazione cercando di trovare la giusta soluzione per farmi continuare a vivere nella legalit??.

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