Colomba Merolillo denuncia il Comune

L’Avv. Giuseppe D’Angelo, del Foro di Santa Maria C.V., in nome e per conto della Sig.ra Merolillo Colomba da Bellona, con una denuncia presentata alla Procura della Repubblica, ha fatto richiesta del risarcimento dei danni subiti dalla sua assistita a causa di un sinistro occorsole in Bellona il giorno 9 settembre 2004, alle ore 18,30 circa, mentre transitava a piedi per Via Alcide De Gasperi. Il legale, sostiene che la Sig.ra Merolillo inciamp? in alcuni chiodi sporgenti dal dosso del manto stradale, perdendo l’equilibrio e cadendo rovinosamente al suolo. La caduta caus? danni alla persona. L?Ente Comune ? stato chiamati in causa dinanzi al Tribunale di S. Maria C.V., per l’udienza dell?uno febbraio 2005, per il sinistro su menzionato. Inoltre, a seguito della caduta, la ricorrente riportava lesioni e veniva soccorsa e trasportata presso l’Ospedale Civile di Capua, dove le veniva riscontrato un trauma contusivo al ginocchio sx, polso dx e piede sx. Le lesioni riportate furono dichiarate guaribili in 42 giorni e quantificabili in una somma presuntiva pari ad Enro 5.000,00. La Giunta Comunale, presieduta dal Sindaco Giancarlo della Cioppa, considerato che Corte Suprema di Cassazione, con sentenza n. 22592, dell’1.12.2004, ha confermato il proprio orientamento secondo il quale non esiste una presunzione di responsabilit? a carico del Comune per gli incidenti causati dalle buche e dalle altre insidie stradali, perch? il territorio comunale ? di dimensioni tali da non consentire un effettivo controllo sulle condizioni delle strade che ne fanno parte; ritenuto, pertanto, anche sulla scorta della rapporto della Polizia Municipale; e che nel caso di specie, sussistono giustificati motivi per proporre opposizione avverso l’atto di citazione. In particolare, come si evince dal citato rapporto della Polizia Municipale: il dosso o rallentatore di velocit? dove si ? verificato l’incidente, trovasi presso l’intersezione con la Via G. Verga, fuori dal centro abitato, in zona rurale, i chiodi sporgenti dalla pavimentazione stradale cui si fa riferimento nell’atto di citazione, altro non sono che le teste dei bulloni che servirono al fissaggio di alcuni moduli divelti, dello spessore di 1 cm circa; che non risulta comprovato, in alcun modo, l’oggettiva responsabilit? del Comune ha deliberato di incaricare l?avvocato Olindo Del Bene di farsi rappresentare nella vertenza.

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