Prevenzione contro le truffe, se ne parla alla Dea Sport

La carenza occupazionale della nostra provincia spinge i disoccupati a chiedere dappertutto di essere aiutati. Da questa colonne, pi? volte, ci siamo interessati di furbi, ma no!, delinquenti che hanno approfittato dell?altrui disagio per arricchirsi. Sul tema c?? stato un incontro presso l?Ass. Dea Sport di Bellona. Dal dibattito ? emerso che sono state molte le truffe perpetrate ai danni di bellonesi. La truffa pi? eclatante si verific? tempo addietro quando centinaia di bellonesi furono ingannati. Antonio Trotta truffava persone promettendo di far loro ottenere posti di lavoro grazie alle conoscenze, false, di politici e potenti del luogo ma anche a livello nazionale. Dopo aver ingannato numerose persone la truffa venne alla luce grazie ad alcune denuncie. Le indagini misero in luce un grosso giro di clienti al quale Antonio Trotta aveva promesso un posto. In alcuni casi il truffatore pare si spacciasse per avvocato o ufficiale dei Nocs e dietro compensi milionari prometteva di interessarsi con questa o quell’altra personalit? per far ottenere un posto, un impiego al ministero o come portaborse di politici. “Dammi due milioni e ti faccio avere un posto di lavoro sicuro” era la frase ricorrente. Ma allo sfortunato di turno quel posto non sarebbe mai arrivato. Il Trotta fu incriminato e il processo si concluse con la condanna a quattro anni senza mai varcare la soglia del carcere perch? l’autorit? giudiziaria stabil? che Antonio Trotta, 36 anni, nativo di Capua ed ivi residente, dovesse scontare la pena agli arresti domiciliari. Il dibattito ha avuto lo scopo di mettere tutti in guardia per evitare che potessero finire nella rete di imbroglioni.

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