Multa per una vettura venduta da venti anni.

Ha speso due giorni interi, recandosi da un ufficio pubblico all’altro per chiarire una vicenda che egli riteneva gi? chiusa. La causa dei suoi problemi ? una vecchia auto, una Fiat ?130? che ha venduto da tempo. E ad accertarlo ? anche un regolare certificato di perdita di possesso. Ma nei giorni scorsi M. R., residente a Bellona si ? visto recapitare una ”lettera invito” con la quale lo si informa di essere debitore col fisco di circa 5 milioni e settecentomila delle vecchie lire per la tassa di possesso di quell’auto. E ”grazie” al condono (quindi allo ”sconto” del 75 per cento), M. R., dovrebbe pagare nel giro di un anno la non modesta cifra di circa 620 euro, comprensiva delle spese e dei diritti. ?Ma io non intendo sborsare neanche pi? un centesimo – dice con fermezza l’anziano – perch? ho gi? pagato quanto dovevo e per quell’auto ho provveduto a far registrare una regolare perdita di possesso. Per chiarire nuovamente la vicenda, continua il bellonese, ho dovuto vagare da un ufficio all’altro dimostrando, carte alla mano, che la mia posizione rispetto alla tassa di possesso di quell?auto era perfettamente regolare?. Continuano imperterrite ad essere recapitate lettere per l’adesione al condono, creando non poche difficolt? ai destinatari. Le difficolt? maggiori sarebbero state riscontrare dai contribuenti pi? anziani. In molti casi, le missive inviate sono relative a tasse di diversi anni fa, che sono ?emerse? da una ricognizione che ? stata fatta dagli uffici della riscossione. Si tratta di tributi gi? prescritti? O bisogna pagare e non lasciarsi sfuggire l’occasione dello sconto del 75% rispetto a quanto ? stato gi? iscritto a ruolo? In molti hanno girato il quesito ai loro commercialisti di fiducia. Il risultato? Gli studi professionali sono stati affollatissimi. Altri contribuenti si sono messi alla ricerca della documentazione, ovvero, di vecchie ricevute o di ricorsi. E’ opportuno chiarire che la lettera inviata ? solo una comunicazione dovuta, cos? come previsto dal decreto legge dello scorso anno e dalla legge finanziaria. E, per aderire al condono, ? necessario sottoscrivere un atto di assenso.

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