Calvi Risorta – Lectio Magistralis del Prof. Sergio Tanzarella sull’impegno politico e sociale di Giorgio La Pira

Venerdì 16 maggio 2025, nell’accogliente e funzionale sede dell’Istituto Jacques Maritain “Cales Caserta” 2025, sita in Calvi Risorta alla via Gabriele D’Annunzio n. 22, nell’ambito delle Giornate di Studio sulla “Buona politica e Bene comune nell’epoca dei conflitti globali”, il Professore Sergio Tanzarella, Ordinario di Storia della Chiesa della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli, Sezione San Luigi, ha tenuto una Lectio Magistralis su Giorgio La Pira illustrando “Come ospiti di un albergo”. Provvisorietà e retta coscienza dell’impegno politico.
Ha introdotto i lavori la Dottoressa Nausica Lucia Guglielmo, Presidente dell’Istituto Jacques Maritain “Cales Caserta” 2025, che ha illustrato la finalità, l’attività e le azioni poste in essere dall’Istituto organizzatore, sia a livello locale che nazionale.
Il Professore Luigi Di Santo, Ordinario di Filosofia del diritto del Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale e Consigliere dell’Istituto Internazionale Jacques Maritain di Roma, ha illustrato “La Persona e il Bene comune” secondo il pensiero del filosofo francese Jacques Maritain (Parigi, 1882 – Tolosa, 1973), considerato uno dei massimi esperti e interpreti del neotomismo nei primi decenni del ventesimo secolo, nonché uno tra i più grandi pensatori cattolici del secolo.
Il Professore Di Santo ha socializzato che Maritain nella centralità della persona oltrepassa il pericolo dell’anarchia e della dittatura, dell’assolutismo della comunità come dell’assolutismo del singolo. La persona più cresce interiormente e più si afferma la componente espansiva del bene; più abbandona la dimensione della lotta interiore e più lascia che gli avvenimenti accadano da sé; più si diffonde la componente individualista e più i diritti prevalgono sui doveri da assumere e da praticare.
Il Professore Sergio Tanzarella nella sua Lectio Magistralis su Giorgio La Pira ha proposto la tematica “Come ospiti di un albergo” che sta a significare che il politico/l’amministratore pubblico deve considerarsi nella sua carica/funzione sempre come ospite di un albergo che è tenuto a lasciarlo in perfetto ordine, in qualsiasi momento e senza alcuna pretesa. Tanzarella ha accomunato al Professore La Pira personalità di cristiani laici quali Giuseppe Dossetti, Igino Giordani, Aldo Moro,
Giuseppe Luzzati e Alcide De Gasperi e non ha mancato di evidenziare come veniva osteggiato, il che come accade sempre alle persone che nella Storia lasciano segni significativi. La Pira fu un uomo che si fece povero per scelta di vita, donò tutto quello che possedeva: lo stipendio da Professore universitario, il compenso di Sindaco per soddisfare le esigenze dei bisognosi. Dopo essere stato membro dell’Assemblea costituente fu Sottosegretario del Ministero del Lavoro. Nel 1951 fu eletto Sindaco di Firenze ed esercitò la sindacatura fino al 1965. La sua politica si connotò subito a livello planetario e si ispirò sempre a favorire il dialogo e la pace e amministrò la città toscana cambiando radicalmente il modo di fare il Sindaco. Le sue priorità furono le politiche cittadine, gli sfrattati, i senza tetto e i disoccupati e contribuì a salvare fabbriche in crisi e, allo stesso modo, faceva politica estera, perché vedeva tutto un insieme, interconnesso, promuoveva la pace attivando e favorendo relazioni internazionali tra Firenze e le città del mondo. La Pira durante lo stato di crisi di una grande fabbrica della cintura fiorentina (che riuscirà a salvare) si schierò con i 1700 operai che erano a rischio di licenziamento. Coinvolse lo Stato nazionale e si rivolse agli industriali sottolineando insieme al principio della solidarietà anche quello della fraternità, tema ripreso da Papa Paolo VI nella Octogesima advenius. La disoccupazione, oltre a costituire un grave problema socioeconomico era un disordine etico, frutto di una società in cui la fraternità non era resa funzionale e né percepita come valore. La politica di La Pira era funzionale a che tutti avessero il lavoro, la casa, l’assistenza sanitaria, la scuola e l’obiettivo prioritario della sua azione era la piena occupazione. Propose di riconvertire le industrie belliche in fabbriche per uso civile e non si legò mai a nessun potere, nemmeno per raggiungere fini ritenuti buoni, perché non credeva che il fine giustificasse i mezzi.
Al termine dell’apprezzata e seguita esposizione si è avuto un proficuo e costruttivo dibattito su come “calare” in situazione il pensiero e le idee di Jacques Maritain e di Giorgio La Pira.
Alla Giornata di Studio hanno partecipato docenti degli Istituti Comprensivi di Giano Vetusto-Calvi Risorta e di Pignataro Maggiore-Camigliano; operatori dei servizi sociali dell’Area matesina; studiosi e attivisti dell’Istituto Jacques Maritain da Pisciotta, centro cittadino della provincia di Salerno inserito nel Parco Nazionale del Cilento-Valle di Diano e studiosi dell’Agro caleno della tematica proposta.

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