Giallo! Anzi, buio fitto, sulla morte di Secondino Plumitallo.
In un primo momento si era creduto che Secondino avesse ingerito una quantit? eccessiva di droga tagliata male. All?atto del riconoscimento del cadavere, da parte dei familiari, il giovane presentava evidenti tracce di colluttazione: il volto tumefatto e numerose escoriazioni in diverse parti del corpo, oltre agli indumenti strappati in pi? parti. Molti gli interrogativi da parte degli inquirenti e dei familiari. Chi o cosa avr? spinto Secondino a recarsi a Scampia di Napoli? Forse voleva chiedere a qualcuno delucidazioni sulla morte del cugino Luigi deceduto tre giorni addietro, oppure era andato a ritirare altra polverina bianca senza essere in possesso della quantit? giusta di denaro? Interrogativi che, di certo, resteranno senza risposta. Mai come adesso gli inquirenti brancolano nel buio! Resta la realt? di una giovane vita stroncata dalla droga che, in un modo o nell?altro, ? stata la causa principale del decesso. Secondino Plumitallo aveva effettuato anche un periodo di disintossicazione presso la casa famiglia ?La Tenda? di Salerno dalla quale era stato dimesso poco prima del termine del ciclo. Ritornato a Bellona, stava frequentando l?iter per completare il recupero. Spesso lo si incontrava presso l?ospedale civile di Capua dove si recava per ricevere la dose di metadone. In paese si parlava di lui come di un ragazzo che stava recuperando la vita normale, ma qualcosa ? scattato che lo ha fatto ritornare tra i tentacoli della piovra. La salma del giovane bellonesi ? nell?obitorio del cimitero di Napoli in attesa dell?esame autoptico nella speranza che i risultati possano dare elementi chiarificatori sulla vicenda. Intanto a Bellona tutto ? pronto per allestire, in via 54 Martiri, la camera ardente per l?ultimo saluto ad un giovane che ha avuto la sventura di fidarsi di persone ritenute ?amiche? ma che lo hanno spinto nel tunnel senza uscite. Visto il succedersi di altri decessi per droga, molti sono coloro che pensano ad una partita tagliata male.