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Calvi Risorta rivive il “carisma” passionista di San Paolo della Croce

I Padri Passionisti della Congregazione di San Paolo della Croce (3 gennaio 1694 – 18 ottobre 1775) nel 1925, con l’acquisto del dismesso seminario diocesano di Calvi Risorta (CE), trasformato, poi, nel 1926 in Convento e Scuola Apostolica della Provincia campano-laziale, si stabilirono nella città calena e per 90 anni, 1926 – 2016, sono stati per l’intero Agro caleno e non solo, alfieri di fede, spiritualità, cultura e disponibilità.
Per diversi decenni e fino alla metà degli anni Ottanta la Scuola Apostolica ha accolto ragazzi e giovani inclini alla vita passionista. In essa vi è stata una fioritura di vocazioni, tanto che, in quasi settant’anni ha dato alla Provincia religiosa oltre centocinquanta passionisti-sacerdoti, che hanno svolto e svolgono la loro attività in Italia e all’estero. Non tutti i giovani passati per la Scuola Apostolica hanno raggiunto l’ideale sacerdotale, però molti vivono la loro vita d’impegno alla luce del carisma passionista nell’Associazione Ex Alunni Passionisti – AsEAP.
Purtroppo nel 2016 l’intera struttura conventuale, causa l’inarrestabile e costante carenza di vocazioni, fu chiusa e i pochi passionisti che ancora l’animavano furono trasferiti nelle comunità di Airola (BN), Mondragone (CE) e Paliano (FR). Ma il carisma del fondatore della Congregazione, San Paolo della Croce, è fortemente radicato nella comunità di Calvi Risorta che il 18 ottobre di ogni anno, giorno della sua MEMORIA, si tiene una solenne celebrazione liturgica e a seguire una sentita e partecipata processione, con la partecipazione di autorità civili, religiose e del variegato mondo associativo, per le strade adiacenti la struttura conventuale. Quest’anno Don Gianluca Zanni, forgiatosi col carisma passionista, parroco della comunità parrocchiale di San Nicola, nella quale gravitano territorialmente il convento passionista e la Scuola Apostolica, ha organizzato per domenica 23 ottobre, ore 11.00, una solenne commemorazione di San Paolo della Croce che sarà preceduta da un triduo di preparazione (giovedì 20, venerdì 21 e sabato 22 ottobre) che si celebrerà nella chiesa parrocchiale di San Nicola (per la limitata capienza della cappella al piano terra del convento, nella quale il parroco Don Gianluca Zanni vi celebra giornalmente l’eucarestia e altre celebrazioni, non sarà possibile, purtroppo celebrarvi la festività di San Paolo), presieduta dal passionista Padre Giovanni Cipriani, che guida da diversi decenni una grande e impegnativa missione passionista in Brasile. La statua di San Paolo della Croce dalla cappella del convento giovedì 20 ottobre sarà portata nella citata chiesa parrocchiale di San Nicola per l’esposizione e per la venerazione dei fedeli caleni e lunedì 24 ottobre, festeggiamenti conclusi, verrà riportata dai fedeli, volontari e disponibili devoti al Santo e legati alla comunità passionista e parrocchiale che collaborano attivamente col parroco Don Gianluca, nella sua sede naturale: cappella passionista del convento.
La Missione passionista che Padre Giovanni Cipriani guida è composta da 18 sacerdoti (7 italiani e 1 brasiliano), svolge la sua azione pastorale e sociale nello Stato Dell’Espìrito Santo con tre parrocchie, due progetti sociali, un collegio e nello Stato di Minas Gerais con due parrocchie, due progetti sociali, due case di formazione e un collegio. Nei centri sociali, grazie alla generosità di tanti benefattori, vengono assistiti circa cinquecento bambini dai tre mesi ai sei anni.
Padre Giovanni Cipriani ritorna in Brasile, nella “sua” realtà che ha realizzato e continua a cimentare con tanto amore e impegno, alla fine del mese di ottobre e porterà con sé le “offerte” che il popolo di Dio gli consegnerà per sostenere e alimentare i progetti della missione passionista in Brasile nella giornata missionaria mondiale che la Chiesa cattolica celebra proprio il 23 ottobre, una giornata speciale in cui tutte le comunità cristiane, in tutto il mondo, pregano e raccolgono offerte che permettono ai tanti missionari di portare avanti il proprio lavoro di sostegno ed evangelizzazione.

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