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La Sagra del Casatiello a Sant’Arpino

Da oggi a domenica 19 Sagra del Casatiello a Sant’Arpino. La manifestazione, giunta alla XXVIII edizione, si svolgerà in Piazza Macrì ed è organizzata e promossa dalla Pro Loco presieduta da Aldo Pezzella. Musiche, balli, folklore animeranno le tre serate dove, tra banchetti con esposizione di prodotti artigianali campeggerà l’alimento che nella Napoli angioina, nel 1300, era chiamato “Herbulata de Mayo” formaggio, uova, salame e che Carlo D’Angiò faceva preparare per la festa di maggio ovvero il Casatiello. Uno dei prodotti della civiltà contadina campana, il Casatiello, già in epoca precristiana, veniva preparato al ritorno della stagione mite era il fulcro ed il collante delle scampagnate rituali durante le quali si ballava, cantava, beveva e si gustava il Casatiello. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi e vanno ricercate in quei pani speciali confezionati come offerte sacrificali agli dei in occasione di feste propiziatorie. I suoi ingredienti, uova, grano e formaggio, infatti, simboleggiano il risveglio della natura. Il nome origina da come veniva chiamato il formaggio, “caseus”, è poi in dialetto Casatiello. Gli Atellani, secondo un’antichissima usanza, per festeggiare l’avvento della Primavera e della Pasqua, si riunivano per una scampagnata nello spazio antistante il complesso monasteriale di San Francesco di Paola e, in tempi più recenti, nell’area attigua il romitorio di San Canione. Tra musiche popolari e balli coinvolgenti, consumavano il Casatiello, rozzo rustico e prelibata pietanza della cucina contadina, oggi sintesi di valori e costumanze. La Sagra rinverdisce questa tradizione facendo conoscere a tutti la sua prelibatezza. La manifestazione, che si aprirà nei tre giorni alla 18 e si concluderà alla 24,00 si svolgerà nel pieno rispetto delle norme anti-Covid vigenti al momento.

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