Pignataro Maggiore – La Pro Loco rende “MEMORIA” e “RICORDO” alle donne vittime di un’esistenza sofferente e dolorosa che le ha portate alla MORTE

Nella mattina di oggi, sabato 12 marzo 2022, alle ore 10.00, la Pro Loco “Pinetarium” di Pignataro Maggiore, Presidente Dott. Luigi De Lucia, con il Patrocinio della locale Amministrazione comunale e con la collaborazione del Circolo “UNIONE”, renderà “MEMORIA” e “RICORDO” alle concittadine Maria Luisa Borrelli, Enza Cirelli, Sara Marotta, Luisa Marrapese, Elisabetta Rotoli e ad Annalisa Venticinque, vittime di un’esistenza terrena “matrigna” che le ha portate alla morte.
La manifestazione della “MEMORIA” e del “RICORDO” si terrà in Pignataro Maggiore, Sala delle conferenze del Circolo UNIONE, Piazza Umberto I con l’intervento del Sindaco di Pignataro Maggiore e Presidente dell’Amministrazione provinciale di Caserta, Avvocato Giorgio Magliocca, dell’Assessore comunale Amelia Adduce e modererà gli interventi l’Avvocato Giovanni Morelli. I solerti e attenti organizzatori hanno evidenziato che l’evento si celebrerà nel rigoroso rispetto della normativa anti Covid-19 e ai partecipanti all’ingresso verrà chiesto di esibire il green pass.
Nella locandina che socializza la manifestazione è riportato, in perfetta sintonia con la “ratio” ispiratrice dell’evento, un pertinente pensiero di Madre Teresa di Calcutta “Chi, nel cammino della vita ha accesso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno, non è vissuto invano” e, pertanto, corre l’obbligo di stendere un sintetico profilo delle predette persone.
Maria Luisa Borrelli, valida e stimata Docente di scuola primaria, coniugata con l’Ingegnere Antonio Vendemmia, Professore dell’Istituto di Istruzione Secondaria di Vairano Patenora/Scalo, felice e attenta mamma di due adorati figli e vittima del male del secolo, il TUMORE, che nonostante le premurose e tempestive terapie alle quali si sottopose, la portò anzitempo alla morte;
Enza Cirelli, Insegnante elementare in quiescenza, svolse la sua attività didattico-educativa riscuotendo unanimi consensi e apprezzamenti. Con il suo contributo fattivo ed operoso impreziosì le attività parrocchiali come catechista e come componente della Schola Cantorum, fu Presidente della locale Azione Cattolica e Segretaria di quella diocesana e responsabile degli esercizi spirituali della Gioventù Cattolica. Fu anche protagonista, attiva e dinamica, dei campi estivi che si svolsero nell’amena località di Roccamonfina. Visse gli ultimi anni della sua esistenza terrena, sopportando le sofferenze che la grave INFERMITÀ le procurava, con profonda fede cristiana;
Sara Marotta, nacque nel 1980, fidanzata, si iscrisse all’Università degli Studi ma non conseguì la “sospirata” laurea in quanto si ammalò di ANEMIA con METASTASI alla colonna vertebrale e si spense nel 2017, all’età di 36 anni. Si riporta il suo struggente e lucido messaggio vergato sulla pagellina-ricordo “Non piangere – ti dicevo – È vero, me ne andrò prima di te, ma quando non ci sarò più ci sarò ancora, vivrò nella tua memoria con i bei ricordi: vedrai gli alberi, i fiori, gli animali e ti verranno in mente tutti i bei momenti passati insieme. La stessa cosa ti succederà se ti siederai sulla mia sedia o quando penserai alle nostre risate e il tuo volto s’illuminerà e sorriderai”;
Luisa Marrapese, nacque nel 1966, si diplomò, con ottima votazione, in Flauto nel 1994 presso il Conservatorio Musicale “Domenico Cimarosa” di Avellino. Si esibì come solista e in formazioni cameristiche riscuotendo consensi di pubblico e di critica, per prestigiose Associazioni musicali in diverse città, tra cui Roma, Napoli, Santa Maria Capua Vetere e Sant’Agnello di Sorrento. Nel 2001, all’età di 35 anni, scoprì di essere affetta da un TUMORE al seno e dopo qualche anno il “mostro” si estese alla schiena e con grande meraviglia dei medici superò anche quest’infezione. Successivamente mentre tornava dalla scuola, da Casapesenna, restò vittima di un grave incidente stradale con un automezzo pesante e nell’impatto perse un occhio, si ruppe il naso, gli zigomi e il femore. Si era appena ripresa dalle conseguenze dell’incidente stradale che scoprì che le METASTASI TUMORALI avevano invaso il cervello e venne sottoposta ad un delicatissimo intervento chirurgico ad “hoc” che durò ben 14 ore, ma visse soltanto un altro anno. Si spense nel 2011;
Elisabetta Rotoli, nacque nel 1995, liceale e poi universitaria – Facoltà di Ingegneria – lottò con convinzione e fermezza contro un LINFOMA al cervello, riuscì anche a sconfiggerlo ma fu “abbattuta” dal TUMORE della leucemia. Si riporta l’espressione che il Vescovo della Diocesi di Teano-Calvi, S. E. Mons. Arturo Aiello, pronunciò, 2 giugno 2012, nella liturgia esequiale “Elisabetta si caricava sulle spalle i mali del prossimo”;
Annalisa Venticinque, morta di CANCRO a soli 33 anni, 14 aprile 2017. Giovane hostess di “Italo Treno”, in passato hostess di volo per la Air One, fu una persona stimata e apprezzata dai vertici aziendali per le sue capacità e dagli utenti per la sua cortesia e disponibilità. La Società Italo-NTV, alla sua prematura scomparsa fece affiggere una targa numero 25 nella cabina del capotreno con il suo nome “Annalisa” che di cognome faceva proprio Venticinque. Un modo significativo per ricordarla e onorarla.
È doveroso complimentarsi con gli organizzatori dell’evento che hanno ridato “MEMORIA” e “RICORDO” a delle compaesane che nella vita professionale, familiare, sociale hanno ben operato e meritato e che per alcuni il Creatore della Vita, per altri il destino e per altri ancora il fato è stato nei loro confronti avaro di benevolenza ma prodigo di crudeltà.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post