Caserta, ricordando il Sacerdote del sorriso, Don Michele Cicchella a un mese dalla nascita al Cielo

Le città di Caserta e Marcianise da un mese sono in lutto per la nascita al Cielo di Don Michele Cicchella. L’occasione del trigesimo offre la possibilità di provare a fare un breve profilo biografico del Sacerdote in vista di maggiori approfondimenti nelle prossime settimane.
Don Michele Cicchella nasce a Marcianise il 26 dicembre 1948 da Antonio e Carmela, originario della parrocchia d’origine San Michele Arcangelo di Marcianise. I genitori, oltre a Michele, hanno avuto altri tre figli: Francesco, Assunta e Nunzia.
Don Michele muore a Caserta il 7 dicembre 2021 nel vespro della festa dell’Immacolata Concezione a cui è stato fortemente legato per tutta la vita.
Il “parroco del sorriso”, Don Michele, per il suo volto accogliente e sorridente, anche nelle difficoltà, ha ricevuto il saluto terreno in occasione dei funerali svolti giovedì 9 dicembre 2021 alle ore 11,30 nella chiesa di Nostra Signora di Lourdes presieduti dal vescovo di Caserta, Mons. Pietro Lagnese, e concelebrati da molti sacerdoti diocesani e no.
Don Michele è stato il sacerdote del sorriso, dell’accoglienza (da parroco a Nostra Signora di Lourdes fece installare una grande bella statua del Signore Gesù Cristo con le braccia aperte, segno di pura accoglienza per quanti arrivavano) e gentilezza.
Probabilmente la vocazione oltre che negli ambienti parrocchiali a don Michele Cicchella è nata conoscendo la figura di un suo parente sacerdote morto in giovane età: Monsignor Michele Sasso.
Ed infatti, in occasione dell’anniversario della morte di don Sasso (25 gennaio 1991 – 25 gennaio 2011) fu edito un libro intitolato “don Michele – vent’anni fa … ieri” in cui don Michele Cicchella ricorda questa parentela e la figura del sacerdote e tra le altre cose ricordano l’ordinazione sacerdotale del cugino aggiunge: “Sicuramente da lì è nata anche la mia vocazione”.
Fa parte del Seminario vescovile di Caserta, probabilmente avendo ricevuto l’abito talare in occasione in data 31 dicembre 1965 che risulta quale prima data di ammissione al percorso sacerdotale nel fascicolo personale, per poi essere ordinato Diacono il 7 dicembre 1975 e Presbitero il 27 dicembre 1976 per imposizioni delle mani di mons. Vito Roberti, Arcivescovo e Vescovo di Caserta.
Dopo i primi anni di formazione a Marcianise lo troviamo frequentare il Liceo Classico “Pietro Giannone “ di Caserta (Rettore del Seminario vescovile di Caserta dal 1966 è la sua guida spirituale don Salvatore Izzo, da qui probabilmente si consolida il rapporto di amicizia e collaborazione) dove consegue la maturità classica il 2 giugno 1970, prosegue gli studi presso la Pontificia facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli, Sezione “San Luigi Gonzaga” dove consegue il Baccellerato il 13 giugno 1975.
La sua vita è dedicata molto ai giovani e ai sofferenti come si nota dagli incarichi diocesani.
Assistente l’A.G.E.S.C.I. – degli Scout – e di altri gruppi.
Per un quarantennio è stato assistente ecclesiastico della sottosezione Unitalsi di Caserta accompagnando nella preghiera e nei pellegrinaggi migliaia di fedeli, sulle orme del suo padre spirituale e guida don Salvatore Izzo.
Dall’annuario della Diocesi di Caserta lo troviamo quale Incaricato Diocesano per l’Ecumenismo.
Suo è stato l’incaricato diocesano per la pastorale giovanile, Direttore per la Pastorale Giovanile, dal 1 agosto 1997 con nomina del Vescovo di Caserta, mons. Raffaele Nogaro, ed ancora Assistente Diocesano Azione Cattolica con nomina del Vescovo di Caserta mons. Pietro Farina del 1° gennaio 2011.
È stato anche uno dei soci fondatori nel 1995 del comitato “Caserta città di pace” nonché tesoriere e con mons. Domenico Vozza, del prof. Renato Coppola ed altri contribuì alla rivoluzione culturale voluta dal vescovo mons. Raffaele Nogaro.
A questi incarichi si aggiunga anche quello di vicario foraneo della Forania di Caserta Centro per il triennio 2005/2008 a seguito di votazione dei sacerdoti della forania del 20 giugno 2005 e ratificata con noma di mons. Raffaele Nogaro, vescovo di Caserta (prot. 143/2005 del 28 settembre 2005).
In quanto parroco è chiamato a ricoprire la guida pastorale di Nostra Signora di Lourdes dove già era collaboratore del fondatore della chiesa don Salvatore Izzo morto il 21 novembre 1976 proprio nel giorno del possesso canonico ai piedi dell’ordinario Diocesano mons. Vito Roberti.
Il rapporto con questa comunità, con la presa di possesso del giorno 8 dicembre 1977, sarà talmente forte che anche la sua residenza non si sposterà dopo i passaggi di guida pastorale. Qui ebbe tanti collaboratori ricordati anche in occasione del venticinquesimo del suo incarico parrocchiale tra cui Suor Rosa Perrucci e il preside Michele Scaravilli.
Don Michele Cicchella nel 2001 pubblica con suo testo un libro a cura della parrocchia di Nostra Signora di Lourdes intitolato «25° Fondazione Comunità Parrocchiale N. S. Lourdes – Ordinazione Sacerdotale Don Michele Cicchella – Anniversario della morte canonico Don Salvatore Izzo» edito a Caserta nel giugno 2001 presso la Tipografia Saccone Spa. Tanti i capitoletti che vertono sul tema della pubblicazione, in particolare rispetto all’esperienza di don Michele Cicchella sono importanti: L’Istituzione della Parrocchia, Il Primo Parroco Don Michele Cicchella, Le Attività parrocchiali, Completamento delle strutture e Vita spirituale della Comunità parrocchiale.
In questa comunità forte anche dell’idea di trasformare la prima sala liturgica in Cine Teatro potrà seguire da vicino molte generazioni di giovani e il mondo della cultura casertana.
Nostra Signora di Lourdes lo vedrà alla guida e impegnato nella formazione di tante generazioni per quasi in quarantennio.
Una delle sue passioni sportive, il basket lo fece interprete e sostenitore della squadra casertana e tra i cofondatori del gruppo Ellebielle che per quanto poco nota rappresenta un tassello importante della storia del basket casertano grazie anche alla possibilità di far giocare i suoi ragazzi nel Palalourdes sorto accanto al Teatro Izzo.
Quando poteva non mancava ma nella tribuna d’onore del Palamaggió, esultante per le gesta della Juvecaserta e fiero del ruolo di Presidente dell’allora neonata Ellebielle-Juvecaserta.
Ed infatti lo ritroveremo parroco, dopo un periodi di malattia e convalescenza, dal giorno 8 novembre 2013, della parrocchia di Maria Santissima del Carmine e San Giovani Bosco di Caserta in Falciano di Caserta. In questa comunità don Michele si fa portatore di contributi ed iniziative volti ad una migliore vivibilità dell’area.
L’esperienza parrocchiale prosegue allorquando dal 22 gennaio 2014 è parroco della parrocchia di Santi Vitaliano ed Enrico di Caserta collaborando con la chiesa e Santuario di Sant’Anna della quale dal 27 ottobre 2017 sarà collaboratore e confessore, affiancando don Giovanni Battista Gionti.
Per il cammino nella pastorale parrocchiale svolto organizzò una messa il 28 giugno 2016 nel Santuario di Sant’Anna a Caserta per ringraziare il Signore per il suoi 40 anni di servizio sacerdotale. Per l’occasione ebbe a pubblicare una lettera (nella versione diffusa erano riportate in basso le immagini della Immacolata Concezione, della Madonna del Carmine e della Statua di Sant’Anna con il Santo Padre Francesco) in cui richiamò il servizio pastorale svolto nella chiesa di Nostra Signora di Lourdes, di Maria Santissima del Carmine e San Giovani Bosco di Caserta e SS. Vitaliano ed Enrico e quindi Santuario di Sant’Anna.
Ecco il testo della lettera: “40° anniversario di sacerdozio di Don Michele Cicchella – 1976-2016.
Il 27 giugno 1976 ho vissuto uno dei momenti più importanti della mia vita: Gesù mi ha voluto sacerdote. E’ stata certamente una svolta fondamentale, vissuta con la consapevolezza di aver raggiunto una tappa importante della vita, ma anche di iniziare un nuovo cammino. Sono passati quarant’anni da quel giorno e il solo pensarvi mi mette in grande agitazione perché mi costringe ad un esame di tutta la mia vita. E allora eccomi qui. E’ stato certamente un cammino di maturità che mi porta oggi ad essere, spero, un vero testimone del compito affidatomi.
Tutto questo è stato possibile grazie all’affetto dimostratomi da tanti amici e permettetemi di ricordare in modo particolare Mons. Raffaele Nogaro, Mons. Vito Roberti, don Salvatore Izzo, e tanti tanti amici sacerdoti e diaconi. Tuttavia non posso dimenticare la comunità di N.S. Lourdes che é stata la mia prima famiglia e che ancora oggi sento profondamente nel cuore e poi la comunità della “167” di Falciano
S. Maria del Carmine e San Giovanni Bosco che mi ha permesso di non sentire lontano l’amore di Dio e dei fratelli.
Oggi vivo can serenità la mia appartenenza alla comunità dei SS. Vitaliano ed Enrico in Sant‘Anna, soprattutto nella persona di Don Giov. Battista Gionti, che è stato ed é sempre per me una guida in questo pellegrinaggio.
Questo cammino continua oggi con il mio nuovo vescovo Mons. Giovanni D’Alise, mio vecchio compagno di Seminario.
Ma come si può non ricordare i tanti e tanti amici che sempre mi sono stati accanto nei momenti difficili e mi permetto di fare un solo nome per tutti: il preside Michele Scaravilli. Dire grazie é poco. Il mio cuore e per tutti. Non sono capace di elencare tutti i gruppi e le associazioni con i quali ho condiviso tanti momenti di crescila spirituale e che sono per me ancora oggi motivo di vanto e di speranza.
L‘augurio per questi miei primi quarant’anni di servizio alla Chiesa che è in Caserta é che cresca sempre di più la mia santità e l’essere con tutti una vera e grande famiglia. In questo giorno di festa, per me, desidero condividere con tutti voi un momento di festa liturgica per ringraziare il Signore di questa tappa importante della mia vita”.
Tante generazioni di giovani e meno giovani, e non ultimi gli alunni dell’Istituto “Cesare Pavese” di Caserta dove ha insegnato lo ricordano con affetto.
Pochi i fortunati, anche per via delle restrizioni pandemiche forse, sono quelli che hanno avuto la possibilità di partecipare alla sua ultima celebrazione liturgica nel Santuario di Sant’Anna domenica 28 novembre 2021 alla messa delle 8 dove ha avuto l’occasione di ringraziare tutti per l’affetto e le preghiere nei giorni della precedente degenza ospedaliera e dalle cui parole è scaturito un grande applauso e tanta commozione.
Riporto due ricordi social, il primo di Valerio Battaglia e il secondo di Francesco Benenato, esemplificativi per tutti su don Michele:
“Grazie Don Michele Cicchella….
Tu vivrai nel cuore di tutti noi….
La nostra famiglia unitalsiana oggi è dolente…
Un uomo buono, un Sacerdote semplice, dall’animo sensibile e accogliente ci lascia per andare incontro al Signore.
Lui ha permesso che nella Parrocchia nascesse, sbocciasse e crescesse l’Unitalsi. Ha sempre aperto la porta. Sempre.
I lunghi anni di vita da parroco hanno intessuto rapporti, incrociato sguardi e vite, sanato e benedetto persone, situazioni difficili… sempre con il sorriso di colui che, sapendo la sua pochezza davanti all’Eterno, affidava tutto e tutti all’intercessione della Madonna.
I pellegrinaggi, gli incontri, il suo modo di stemperare ogni cosa nella Luce del Signore resteranno nei nostri cuori.
Questi scatti, cara Cristina, dicono cosa sia stata la chiesa di Lourdes per noi uomini e donne, tutti e comunque, sofferenti: il prolungamento del braccio di Dio affinché nessuno si sentisse accolto ed amato.
Questo modo di servire ha prodotto frutto… il seme gettato è fiorito in vocazioni al matrimonio e in quelle alla vita sacerdotale (Enzo Carnevale), così come alla vita consacrata.
La comunità è famiglia, cresce, cammina, si forma e si alimenta di cose semplici… di amore fraterno, di relazioni genuine, di sorrisi… tutto sotto la Luce della Signore presente nei Sacramenti, nella Parola e nell’esercizio pastorale.
Una vita spesa e vissuta per amore della Madonna e, in modo del tutto speciale e particolare, di quella apparsa nella grotta di Lourdes.
Oggi diventiamo eredi di un Tesoro spirituale notevole e inestimabile. Bisogna farlo fruttificare ancora di più, questo il compito evangelico che viene chiesto a noi (Mt 25,14-30)
Alla Madonna chiediamo, in questo santo giorno, di prenderlo fra le sue braccia e di portarlo al cospetto di Dio”.
“Un dolore che dilania.
Non ci posso credere.
Sei la mia infanzia, la mia adolescenza, la mia maturità.
Sei il Rione Acquaviva. Un simbolo per tanti di noi cresciuti in quel cortile. Tu che hai sempre voluto aprire quelle porte a tutti noi. Nessun cancello, nessuna barriera, nessuna chiusura programmata, nessuna venalità.
Solo un grande sorriso.
Ma che ne sanno i tuoi ‘colleghi’ che oggi siedono dall’altra parte, insieme ai presunti ‘potenti’ della città e che si vestono di finto perbenismo.
Tu che accettavi che il nostro Super Santos piombasse improvvisamente nella navata centrale durante una messa.
Mi hai insegnato che si può scegliere di ricoprire un ruolo senza snaturarsi. Liberi di essere così come ci si sente.
Ti ricorderò sempre con quel sorriso. Quella semplicità.
Un tassello fondamentale della mia vita. Proprio per me che di quel mondo lì riesco a concepire ed apprezzare ben poco.
Non voglio crederci che non ci sei più.
… Ma in fondo, non è vero che sei andato via.
Sei qui dentro. Ieri, oggi e sempre.
Voglio dirti semplicemente GRAZIE!
Ciao Don Michè ”.
Questa sera, 7 gennaio 2022, alle ore 18 verrà celebrato il trigesimo nella chiesa santuario di Sant’Anna di Caserta con i confratelli della Diocesi di Caserta, partenti, amici, sacerdoti e comunità dei fedeli.
Come di consueto è doveroso chiarire che sono cosciente del fatto che la figura di don Michele Cicchella è ancora in gran parte, se non addirittura tutta, da scoprire, ecco, del resto, perché nasce il desiderio di portare avanti un’esperienza, indagine, studio, progetto conoscitivo/biografico su e del sacerdote tanto caro ai casertani. Non mi aspetto di essere esaustivo e di non cadere, involontariamente in qualche errore storico/testimoniale. L’indagine nasce dalle testimonianze dirette ed è supportata, dove è possibile anche da documentazione. Sarà dato modo a chi vorrà replicare, integrare, chiarire etc. elementi emersi nel corso della fase di presentazione delle testimonianze sotto forma di articoli. Ci si augura che il libero e “gratuito” lavoro d’indagine venga accolto per quello che è. Legata al presente progetto è nata una Pagina Social, #‎ricordodidonmichelecicchella #donmichelecicchella, oltre ad account di posta elettronica studioanniversario@gmail.com dove poter ciascuno fornire testimonianza, testuale e fotografica se opportuna, etc., e comunque si raccomanda la necessità di riportare i propri dati e i propri recapiti per opportuno contatto.
Per approfondimenti si rimanda alle pagine social https://www.facebook.com/donSalvatoreIzzo e https://www.facebook.com/Don-Michele-Cicchella-107600301805890/

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post