Anima mistica
Quando una persona non viene accettata o schernita dalla società la sua sensibilità la porta o a sfoderare la sua parte peggiore o a divenire la persona o una delle persone più buone al mondo.
Mi accingo a scrivere di una persona che ha fatto del suo lato migliore la sua forza; certo è che per fare emergere il lato migliore di noi stessi si deve accettare anche la sofferenza. Lui comunque era ricercato in vita e continua ancora la sua fama anche dopo la sua morte. Sto scrivendo di Francesco Forgione nato a Pietrelcina e fin dall’adolescenza amava Gesù tanto è vero che all’età di 15 anni entra nel convento dei frati cappuccini a Morcone seguendo la regola francescana e in più la flagellazione. Quest’ultima regola non è accettabile perché il Signore si è fatto crocifiggere per lavare i nostri peccati col suo sangue.
Padre Pio, così lo chiamavano i frati al convento, viene chiamato per il servizio militare nella relazione della visita è riportato che era un giovane basso di statura m. 1,67 e 81cm. di torace.
Fu dichiarato idoneo per il servizio militare ma per la sua corporatura sembrava goffo nella divisa che indossava e per la sua indole dolce e umile, i superiori gli ordinarono di fare lo spazzino ed il piantone anche quando scoppiò la Prima guerra mondiale.
Avendo un carattere mite veniva schernito dai suoi compagni.
Effettuò soltanto 182 giorni di servizio militare perché di natura gracile. Infatti, il 16 marzo 1918, fu congedato per broncopolmonite doppia.
Ritorna nel convento di San Giovanni Rotondo e continua la sua vita mistica.
La preghiera, l’umiltà e l’amore per Gesù lo porta all’incontro del Serafino o forse dello stesso Gesù e, durante il quale si sente trafiggere il costato e la ferita gli rimane a livello materiale. Questo avvenimento è chiamato transverbazione, era il 5 agosto 1918.
Inoltre, il 20 settembre dello stesso anno, padre Pio vede Gesù pieno di sangue e in seguito a questa visione al Santo compaiono le stimmate.
All’epoca, pur non essendoci molti mezzi d’informazione, il nome di Padre Pio salta da bocca in bocca e la gente si reca da lui per confessarsi ma a coloro che ritiene non si siano veramente pentiti, nega l’assoluzione.
Il Nostro realizza l’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, dimostrando, semmai ce ne fosse bisogno, di amare il suo prossimo come se stesso. Sono infiniti gli accadimenti realizzati alla sua presenta e uno che destò molto scalpore quando una delle sue figlie spirituali, la nobildonna Raffaelina Ceraso muore nelle sue braccia dopo avere ricevuto i sacramenti,
Muore in odore di santità e viene dichiarato Santo dopo il miracolo avvenuto ad un bambino affetto da meningite.
La sua presenza la sentiamo ancora oggi e, anche se vive tra gli Angeli del Paradiso, sono in molti che lo pregano e lo invocano.