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Giuseppe Russo in Emilia Romagna con la sua “storia diversa” ospite del Museo La Tratta di Copparo (FE)

Cosa fa un divulgatore storico? Beh, sicuramente il suo compito va oltre la semplice spiegazione di un fatto di un’altra epoca, di un episodio che appartiene al passato. Un divulgatore storico insegna, educa “sulla storia e alla storia” e mette a disposizione di tutti quelle nozioni e quel sapere che in apparenza sarebbero solo “per gli addetti ai lavori”.
E’ questo che da anni, con grande passione, fa Giuseppe Russo, scrittore e giornalista casertano, quando porta in giro per l’Italia intera la sua “storia diversa”, un approfondimento di un periodo storico, quello della Seconda guerra mondiale, che ha sconvolto il mondo intero e per il quale l’Italia ha pagato un debito altissimo, non solo per i caduti sotto le bombe, ma anche per la distruzione dell’immenso patrimonio artistico e culturale ugualmente dilaniato, sventrato e colpito a morte, prima dai bombardamenti piovuti dal cielo e portati dalle terribili fortezze alate degli angloamericani, poi dalle rappresaglie dei tedeschi in ritirata e infine dall’invasione delle truppe di terra degli alleati.
La storia diversa di Giuseppe Russo, raccontata nella Trilogia “I caduti di pietra” – Storia di una Regione in cui cadde anche la cultura- (Campania 1940-1943) e nella serie a fumetti “The Comic Book Series”, guarda le vicende di quei terribili anni con una prospettiva nuova, un’analisi accurata e attenta di quegli eventi che fecero della Campania la regione più bombardata d’Italia, che subì una distruzione tre volte più devastante rispetto ad altri territori, essendo Napoli “il cuore pulsante” delle nuove e assurde mire espansionistiche del regime fascista verso il Mediterraneo.
L’Autore casertano ha sempre sostenuto la centralità della cultura, dell’arte e della storia nel creare ponti e mai come in questi lunghi mesi di pandemia, è proprio dalla cultura che bisogna ripartire.
Con il coraggio e la caparbietà che lo contraddistinguono, Giuseppe Russo ha ripreso la sua attività divulgativa e lo scorso 9 ottobre è approdato a Copparo in provincia di Ferrara, in Emilia Romagna, terra che ha già conosciuto e accolto con molto interesse la sua storia diversa fatta di pietre, tele, chiese, regge e tutti quei beni culturali dilaniati, violentati e trafugati durante il conflitto bellico più distruttivo della nostra storia.
Presso il Museo “La Tratta”, cornice splendida, ricca di cimeli storici e reperti bellici soprattutto di aviatori dispersi o abbattuti durante i conflitti sul territorio italiano, l’autore, grazie alla precisa organizzazione dell’associazione AdA (Archeologi dell’Aria) in collaborazione con l’Aps “Storia in grigioverde” e con il patrocinio del Comune di Copparo, ha fatto scoprire al numeroso pubblico intervenuto aneddoti, piccole guerre familiari, curiosi episodi sportivi, rinascite economiche e il particolare fenomeno del Turismo Militare di massa, di cui è profondo conoscitore e divulgatore già da diversi anni, il tutto con la preziosa e puntuale moderazione di Fabio Raimondi, Presidente di AdA. L’Autore, che ha potuto incontrare i suoi lettori giunti da diverse zone del ferrarese, ha raccontato di splendidi e storici Caffè distrutti dalla pioggia di bombe “amiche” come il Caffè Vacca a Napoli, di occupazione, deturpamenti e utilizzo impropri di edifici storici come le regge di Caserta e di Napoli da parte di quelli che inizialmente furono definiti “liberatori”, ma che agirono con efferatezza e in modo spietato proprio come l’esercito tedesco in ritirata.
Il giornalista campano, da poco insignito anche del prestigioso Premio Liburia 2021 per la sua continua attività di ricerca storica e di divulgazione, collaboratore di numerose riviste fra le quali il nostro Dea Notizie, L’inchiesta, Hera Magazine, il Centro Documentazione e Studi Cassinati, Horizon Magazine, ha gettato nuova luce e fatto scoprire alla platea entusiasta anche rocambolesche operazioni di furto di alcune preziose tele partenopee da parte di esponenti dell’esercito tedesco a seguito dello sgombero dell’Abbazia di Montecassino prima della sua terrificante distruzione, per farne dono al numero due del regine nazista in occasione del suo compleanno.
I copparesi presenti all’evento, dopo i saluti istituzionali del Sindaco Fabrizio Pagnoni, dell’Assessore all’associazionismo Bruna Cirelli ed i preziosi interventi del Presidente di AdA Fabio Raimondi, hanno anche avuto la possibilità di ascoltare e conoscere in anteprima alcune anticipazioni tratte dal nuovo libro “Il Primo Fronte” che sarà pubblicato a maggio 2022 e concluderà la Trilogia “I Caduti di Pietra.
La storia non passa mai e quella particolare che racconta Giuseppe Russo ha unito e continuerà ad unire l’Italia intera, il Nord con il Sud, continuerà a creare ponti, collegamenti, amicizie e nuovi progetti.
È questa l’Italia che ci piace!

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