A Napoli si attivano i volontari ripuliscono e raccolgono i rifiuti abbandonati nelle aree verdi della città

Ad alcuni napoletani non piace piangersi addosso. Non si curano delle classifiche né si fanno scoraggiare dai peggiori comportamenti. Anzi, l’unica cosa che sanno fare, e la fanno bene, è rimboccarsi le maniche ed agire, con dedizione ed umiltà. E soprattutto con l’idea che, in fondo, questa città sia davvero straordinaria e merita tutto l’amore possibile.
È lo straordinario esempio di alcuni cittadini che negli ultimi mesi si sono messi in gioco e, muniti di guanti, pinze e sacchi oltre che di tanta pazienza, si sono ritrovati al Parco dei Camaldoli e nelle aree verdi di Marano di Napoli allo scopo di ripulire queste zone dall’incuria e dal degrado.
Di fatto l’associazione trae il suo nome dall’omonimo libro pratico scritto da L. Ron Hubbard basato interamente sui principi del buon senso e su come raggiungere la felicità. Nello specifico, infatti, il testo contiene al suo interno 21 separati precetti ed una guida di come applicarli ogni giorno per diventare più responsabili e per raggiungere una vita migliore e più felice. Una sorta di primo codice morale basato interamente sul buon senso la cui prima pubblicazione risale al 1981.
“Purtroppo Napoli è molto sporca e questo fenomeno è sotto gli occhi di tutti – spiega Pascal Lemos, coordinatore dell’iniziativa – era quindi necessario darsi da fare anche per dare un segnale positivo alle tante persone che la vivono quotidianamente. Una sorta di impegno con la cittadinanza”.
Tutti possono partecipare, basta munirsi di guanti per raccogliere i rifiuti mentre il resto dell’attrezzatura verrà consegnata sul luogo di ritrovo. “Abbiamo ricevuto una buona risposta da parte della gente che si è complimentata per il lavoro svolto. In molti ci hanno chiesto il numero di telefono per partecipare agli incontri ed altri si sono aggregati sul momento stesso. C’è tanta gente che ha voglia di fare, di risollevare le sorti di Napoli. Bisogna solo darli una possibilità”.
Raccolti finora mezzo quintale di bustoni di spazzatura di ogni genere: plastica in primis, seguita da lattine, bottiglie di vetro, cavi elettrici, schermi LCD, vecchi computer, parti di scooter, cartacce e molto altro.
Pascal conclude: “Dobbiamo incominciare a prenderci cura del nostro ambiente. Tutti insieme possiamo fare la differenza”. Napoli non viene sporcata dai fantasmi, siamo noi cittadini a degradarla, a gettare nel baratro i nostri spazi verdi. Ecco perché è necessario che ciascuno di noi si faccia carico, in propria parte, della protezione dell’ambiente”.
Per partecipare scrivi a laviadellafelicitacampania@gmail.com o chiama il numero 393.287.9569.

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