Giano Vetusto – Emozione e commozione alla presentazione del libro di Vincenzo Simone “ALLA MEMORIA”

Domenica 29 agosto u. s., nella funzionale e attrezzata area per le attività ludico-sociali di Giano Vetusto, è stato presentato, in una folta cornice di pubblico, interessato e partecipativo, dalla locale Amministrazione comunale e dalla Pro Loco “Janus”, il libro di Vincenzo (Enzo) Simone “ALLA MEMORIA – Caduti e prigionieri gianesi nelle due grandi guerre”, edito dal Comune di Giano Vetusto.
Il Sindaco, Dott. Antonio Feola, ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale e si è compiaciuto con l’autore per la realizzazione dell’impegnativo e corposo “scritto” che fotografa e consegna ai posteri ideali di libertà e contributo di sangue dei soldati gianesi impegnati nella prima e nella Seconda guerra mondiale; ha fatto seguito, poi, l’intervento del Presidente della Pro Loco, Lorenzo Scialla, che ha manifestato tutto l’apprezzamento dell’Associazione e suo personale per la valenza storico-sociale del libro che ha ridato “MEMORIA” ai concittadini gianesi che, per scelta o per imposizione, lasciarono i loro affetti più cari per impugnare le armi in terre lontane; il Presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Caserta, Ugo Romano, ha espresso tutto il suo ringraziamento, unito alla locale sezione A.N.C.R., per l’ottima iniziativa posta in essere che ha voluto dare MEMORIA ai figli della terra di Giano Vetusto che nel pieno della loro gioventù furono costretti a subire patimenti e sofferenze indicibili e alcuni di loro immolarono anche la propria vita; il Professore Giovanni Cerchia, Docente di Storia dei Mezzi di Comunicazione di Massa dell’Università del Molise e di Storia Contemporanea e del Turismo dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, in un breve ma pregnante intervento, ha illustrato il contributo dei Comuni della Provincia di Caserta (Terra di Lavoro), e in modo particolare di quelli dell’agro capuano-caleno, tra i quali Giano, Bellona, Capua e Sparanise, alla lotta di liberazione dai nazifascisti e alla costruzione dell’Italia Repubblicana, anche se nel meridione in occasione del referendum del 2 giugno 1946, i consensi per la monarchia furono prevalenti e si è soffermato, altresì, sull’articolo 11 della Carta Costituzionale che recita “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, …”.
Il Dirigente scolastico Professore Andrea Izzo prima di entrare nel merito della presentazione del libro ha ringraziato il Dott. Enzo Simone, amico di vecchia data, per il dono dell’invito a presentare il suo significativo e valido “scritto”, frutto di dedizione e impegno, al fine di rendere un doveroso tributo ai figli di Giano Vetusto impegnati nelle due guerre mondiali ed ha evidenziato, poi, che l’Autore ha sentito il dovere di precisare che il suo non è un libro di storia ma è un libro per onorare un debito e per di più un debito d’onore anche se, purtroppo, i creditori sono tutti già nati in Cielo. Una citazione particolare l’Autore l’ha riservata ai prigionieri della seconda guerra mondiale sempre ignorati e, spesso, anche dimenticati dallo Stato e anche dal proprio paese nativo e a tal proposito, il Professore Izzo ha messo in risalto che “questi eroi dimenticati non hanno avuto gioventù, i migliori anni della loro vita furono loro scippati da quella ventata di pazzia che li portò sballottati per il mondo, tra paure e pericoli, speranze e illusioni, lutti e dolori. Purtroppo sono vissuti in un periodo in cui la parola <giovinezza> era solo il titolo di una canzone di un regime che annullò la gioventù, strappò ai giovani sogni e illusioni e, sequestrandoli nel fiore dell’età, li gettò in una dissennata e criminale avventura dalla quale tornarono quelli che ebbero la fortuna di tornare, vecchi nello spirito e nel morale”. Il Prof. Izzo ha, altresì, evidenziato che l’autore nel prendere atto, con profondo rammarico, che i protagonisti sono tutti deceduti ha vergato che molti di loro hanno parlato poco preferendo il silenzio o rispondendo con un triste amaro sospiro. Volevano, o forse, avrebbero voluto rimuovere quel loro triste vissuto o almeno dimenticare. Difficile credere che ci siano riusciti, sarebbe stato anche questo un miracolo, perché la prigionia-il lager rimane dentro per sempre. È vero, le ferite dell’animo non si rimarginano mai, si portano addosso fino alla tomba. Il relatore Izzo, non senza emozione, ha concluso “Enzo, i morti non parlano ma certamente ti staranno dicendo <GRAZIE> per averli consegnati alla “MEMORIA” e allontanati dall’oblio, come pure te lo dicono tutta la comunità di Giano Vetusto quella del Circondario per il meritorio impegno profuso nella difficile ed ostica ricerca di notizie che l’usura del tempo già stava coprendo di uno stato nebuloso”.
I Maestri Raffaele e Cecilia D’Iorio hanno impreziosito l’evento con l’esecuzione, ad intervallo, di alcuni pertinenti e pregevoli brani musicali suonando rispettivamente il pianoforte e il violino.
Ha concluso la manifestazione l’autore che a stento è riuscito a vincere l’emozione e la commozione, partecipando le ragioni e le motivazioni che l’hanno spinto e sostenuto durante tutto il periodo dell’elaborazione del libro e ha dato lettura dei nomi dei caduti nelle due grandi guerra: Marco Cammuso, Giovanni Bailardo, Antimo Bonacci, Annibale Perrotta, Andrea e Lorenzo Carbone e dei prigionieri: Attilio Balestrino, Antonio Bonacci, Giovanni Antonio Bonacci, Francesco Carbone, Giovanni Carusone, Giuseppe Carusone di Gabriele, Giuseppe Carusone di Antonio, Antonio Cuccari, Antonio Cuccaro, Paolo Colella, Gerardo D’Ambrosio, Giovanni De Nucci, Vincenzo Feola, Gerardo Antonio Gallina, Giuseppe Landi, Ernesto Mercone, Antonio Mercone, Francesco Mercone, Giuseppe Mercone, Antonio Migliozzi, Ermenegildo Rivezzi, Carlo Sangiorgio, Luigi Simone, Felice Zona e al termine il Maestro D’Iorio, in un clima denso si commozione, ha eseguito il SILENZIO.
Il Dottore Simone ha, poi, consegnato il libro ad ogni familiare dei predetti caduti-prigionieri ed ha comunicato che nei prossimi giorni l’Amministrazione comunale si farà carico di consegnare ad ogni nucleo familiare il libro “ALLA MEMORIA” in modo tale che il predetto diventi patrimonio storico e biblioteca di ciascuna famiglia gianese.

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