Ciao Gaetano, sono trascorsi due anni senza la tua presenza fisica ma sei sempre con noi

Ieri sera (venerdì 30 aprile 2021), alle ore 19.00, nella chiesa Madre di Vitulazio, è stata celebrata una Santa Messa in suffragio di Gaetano Tamburrino che il 29 aprile 2019, a soli 37 anni, nacque in Cielo. Il ricordo e l’immutato amore sono sempre vivi in tutti coloro che ebbero la gioia di conoscerlo.
“Gaetano era, è e resterà un giovane uomo coraggioso e splendente nella sua unica e rara umanità. La sua presenza su questa terra è una grazia, un dono che ha toccato la sua famiglia e quanti hanno avuto la fortuna di incontrarlo e stargli accanto. La sua forza e la sua voglia di vivere sono un lascito che non si dissolverà Mai”.
Prima dell’inizio del rito religioso è stata letto un pensiero delle sorelle: Enza e Viola, Mamma Lina e Zio Raf.
“Cià Gae
È un’altra alba in un giorno di aprile, di questo aprile che ormai ti appartiene, ho preso carta e penna di nuovo e l’unica costante sei tu!
Mi hanno chiesto più volte di recente un pensiero, una frase che ti ricordasse, da dedicarti ma eri e sei talmente tanto che chiuderti in poche battute sarebbe un’utopia. Due anni, un tempo infinito, due anni e non abbiamo ancora finito di tirare fuori nemmeno le tue foto pensa i ricordi. Due anni a ripensare alle cose fatte e quelle lasciate In sospeso, di ogni passo compiuto di ogni sospiro, e ogni respiro, delle poche lacrime e dei tanti sorrisi, dei se, dei ma, delle speranze e delle arrabbiature, delle leggerezze, distrazioni e pensieri profondi, dagli amori, passioni, parole ricevute: leggere come farfalle e pesanti come macigni, al resoconto di una vita perchè il tuo è un silenzio che fa rumore.
Di bello c’è che in un momento in cui il mondo deve starsi lontano, il tuo ricordo ci ha invece ancora più stretti a chi amiamo anche nel tuo nome.
In tutto questo brainstorming di parole c’è un suono che ritorna e affolla la mente, una canzone tra le altre che amavi particolarmente, mi capita in questi giorni di aprire gli occhi e averla già nella testa. Ho deciso allora di andare a rileggerla: “Who wants to live for ever?” si chiede…
Sembra una coincidenza come le tante viste in questo tempo di distanza da te, ma le coincidenze non sono mai sole, ed ecco allora le parole che risuonano:
“Chi vuole vivere per sempre? Chi ama!
Non c’è più tempo per noi,
non c’è più posto per noi,
cos’è questa cosa che costruisce i
nostri sogni pero ci sfugge?
Ma tocca ancora le mie lacrime,
tocca ancora il mio mondo con la punta delle tue dita,
e noi potremo avere per sempre,
potremo amare per sempre,
per sempre il nostro oggi!”
Incredibile, mi sembrano casi surreali allora torno alla domanda iniziale.
Chi vuole vivere per sempre? Chi ama!
E tu avresti voluto e oltre la vita,
oltre il dolore ci sei riuscito!
Sempre sei e sarai figlio, fratello, nipote, amico adorato.
Crederci fino all’ultimo respiro, fino all’ultimo istante, la primavera non avrà mai più lo stesso sapore, lo stesso profumo ma in ogni brezza di vento che scompiglia la testa passerai tra noi e la bellezza di ogni fiore che rinasce avrà il tuo nome.
Ciao Gae
Enza, Viola, Mamma Lina, Zio Raf”

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