Complesso sintomatologico della dipendenza affettiva

La dipendenza affettiva è classificata come una “new addiction”, ed essendo un comportamento maladattivo del “behaviorismo”, presenta almeno tre dei prossimi principi trascritti (Cfr. https://www.stateofmind.it/tag/dipendenza-affettiva/): crisi di astinenza a causa della lontananza del partner, a carattere ossessivo e con grande afflizione; investimento temporale cospicuo parvente ed effettivo; emarginazione volontaria delle interazioni interpersonali in vari campi; ossessiva supervisione del vincolo d’amore; ricerca reiterata di “amitié amoureuse” effimere e travagliate. Il sodalizio statunitense “Sex and Love Addicts Anonymous”, nato nel capoluogo della Contea di Suffolk, Boston, il 30 novembre 1976, ha codificato la figura del “dipendente affettivo” in 7 categorie di relazioni tossiche (Cfr. https://www.istitutobeck.com/terapia-cognitivo-comportamentale/dipendenza-affettiva). Eccole di seguito: 1) Ossessivo: la persona continua ad essere emotivamente coinvolta nella “liaison” amorosa, pur non avendo una risposta adeguata dall’“oggetto” delle sue attenzioni, per mancanza di empatia, perché accentratore, individualista, sottovalutante, o perché anch’egli in condizione di necessità. 2) Co-dipendente: la persona non ha assolutamente stima di sé stessa, e quindi, per compensare questo vuoto, si interessa premurosamente dell’altra con grande sollecitudine: le sue attese sono proiettate verso il futuro al fine di essere corrisposta e contraccambiata. 3) Dipendente dalla relazione: la persona non prova alcun sentimento verso l’altra, ma non ha il coraggio di troncare il rapporto: è insoddisfatta, scontenta, contrastata, ma è terrorizzata dalla metamorfosi che potrebbe avere la vita. 4) Narcisista: la persona, dotata di grande “sex appeal”, utilizza malia e attrazione per egemonizzare l’altra: il suo “welfare” personale viene prima di tutto e non sembra essere interessata alla “liason” fino al momento di una crisi abbandonica o presunta tale. 5) Ambivalente: la persona soffre del DEP, il disturbo evitante di personalità, le situazioni sociali vengono rifuggite perché il soggetto si sente manchevole e non sopporterebbe biasimi e dissensi, per questa ragione l’unico interesse, l’unico porto sicuro è l’amore, dove comunque si sente inadeguato. 6) Seduttore rifiutante: la persona entra in una spirale perversa: se si sente protetto e riparato è alla ricerca di affezione ed è sentimentalmente incline all’amore, ma quando il senso di fiducia e certezza viene a mancare, il suo atteggiamento cambia e tende al diniego e alla negazione del rapporto. 7) Romantico: la persona pone in essere relazioni transitorie, talvolta concomitanti.
In amore il dipendente affettivo si rapporta ad un simulacro, mette su un piedistallo un’effige sacra, un trasporto ircocervo, una passione utopica: l’ansia da prestazione, poi, lo angoscia perché intimamente sente il bisogno di compiacere e di non essere biasimato. È gradevole, amabile e gentile anche con la persona scontrosa e irascibile, per poi cambiare contegno se non destinatario delle ambite attenzioni tramite costrizioni morali e ricatti emotivi. Non apprezza chi gli ricorda sé stesso perché si percepisce sgradevole e inviso: nella realtà evolutiva infantile che ha vissuto si sentiva tollerato e non amato. Comunque sia, la persona amata deve essere perfezionata, deve essere resa migliore, deve progredire, perché la bramosia di successo che prova, che lui non può avere, la trasfonde oniricamente sull’“oggetto” amato al fine di stabilire nella complementarità della coppia un ruolo “down” per sé stesso, e una posizione “up” per l’altra. Il suo agire è sempre teso a salvaguardare il suo rapporto e gli equilibri vengono saldamente mantenuti dal valore dell’unione matrimoniale, dalla prole, dal conto congiunto, dalle affinità parentali, ma se il rapporto con la persona venerata dovesse terminare, il trauma psicologico lo porta ed una vera e propria paralisi cerebrale: il tempo si ferma, la cronologia della vita si cristallizza, e l’evento è percepito come un cordoglio, una grave afflizione. La privazione coatta, la rinuncia indotta, porta ad un differimento della disfunzione su obiettivi altri come il “gambling” o il consumo di alcool. App di “dating” e website dedicati potrebbero essere il passo successivo che potrebbero portare ad incontri vacui, perché tenderà ancora a celarsi, a sottrarsi, a dissimulare: ancora una volta si sottrarrà e coprirà il suo sé.

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