P. Giuseppe Comparelli “Le giornate dell’alunnato di Calvi”

P. Giuseppe (Costantino) Comparelli, originario di Marzano Appio (CE), è un religioso passionista della comunità di Itri (LT), laureato in Filosofia, licenziato in Teologia, già professore di Filosofia all’Istituto di Teologia del Pontificio Leoniano di Anagni (FR), autore di vari studi di filosofia, Teologia e Storia in riviste e Atti di convegni, nonché storico archivista del patrimonio culturale del suo Istituto nella provincia religiosa campano-laziale. Si riportano, per brevità di spazio, solo alcuni suoi scritti. Sul n. 6 del 2008 di Presenza Missionaria Passionista un ampio servizio, di grande spessore culturale e storico, su Papa Pio XII e sul suo rapporto con gli ebrei; sul n. 19, marzo-aprile 2009, del Bollettino Internazionale Passionista un’approfondita trattazione “Dalla Regola alle Costituzioni: Continuità storica del nostro carisma a 25 anni dall’approvazione delle Costituzioni (1984-2009). E’ autore anche di diversi libri: nel 1994 “San Paolo della Croce da Napoli a Roma – Saggi”, nel 1995 “Maria Cristina Brando. Il profilo spirituale e l’opera sociale”, nel 1998 “L’uomo della Croce. Meditazioni davanti alla Sindone”. Ma come tutti gli storici anche P. Comparelli non riesce a nascondere la nostalgia, fatta anche di ricordi, del passato e sul n. 6, novembre-dicembre 2020, del bollettino “LE NOSTRE RADICI” dell’Associazione ex alunni passionisti- Aseap-, Presidente Antonio Romano, ritorna, ancora una volta, “su quella <mitica> stagione che ci vide crescere in quei grandi spazi dell’alunnato di Calvi Risorta. (…) Ho avuto modo di visitare altri seminari e ho notato planimetrie complicate, corridoi bui, ambienti angusti e discontinui con aggiunte e ripensamenti. Quello di Calvi non ha mai avuto varianti e correzioni, è nel suo disegno originale e integrale. Peccato che il vento postmoderno ne abbia decretato la chiusura”. Evento doloroso che si è verificato, dopo 90 anni di feconda operosità, 1926-2016, e la comunità calena, nonostante siano trascorsi oltre tre anni, fa non poca fatica ad accettarlo e la testimonianza di ciò è rinvenibile nella devozione che i caleni nutrono nei confronti di San Paolo della Croce, fondatore della Congregazione dei Passionisti, 1720, la cui immagine, recentemente restaurata dal parroco della comunità di San Nicola, Don Gianluca Zanni, è venerata nell’edicola-tempietto ubicata nell’omonima piazza antistante il Seminario/Scuola Apostolica/Convento.
P. Comparelli nel “raccontare” gli spazi del Seminario scrive che la struttura “nella sua inerte imponenza suggerisce un senso di razionalità e di piacevole soggezione. Infatti, quando i genitori ci portarono la prima volta a Calvi, nel varcare la portineria ebbero un senso di gradevole approdo e non di austera clausura. (…) Tutti gli ambienti, armonicamente comunicanti, ci vedevano sfilare per due, secondo gli orari e gli impegni; le aule, le camerate, la sala da studio, il refettorio, la cappella grande, unita, non confusa col resto della struttura, come a sottolineare la trascendenza del mondo spirituale. (…) L’aspetto spoglio degli ambienti, senza decorazioni, senza quadri celebrativi, senza poster sentenziosi, anzi piuttosto trascurati, ha aiutato un’assimilazione essenziale e perentoria dei valori che ci sono stati consegnati.”
P. Comparelli rievoca, poi, non senza una velata nostalgia per quei tempi, i pomeriggi trascorsi nel campo sportivo del seminario e le passeggiate sulle colline dei paesi limitrofi quali Sparanise, Pignataro Maggiore e Rocchetta e Croce e scrive, che “le giornate feriali e festive a Calvi hanno costituito una crescita per tutti, anche se, a fine anno scolastico si diversificavano le scelte dei tragitti successivi”. Nel concludere il suo scritto il pensiero va, affettuosamente e amicalmente, agli ex alunni passionisti “Ma nel futuro di ciascuno poi si è verificato il raggiungimento di un comune patrimonio vivo e duraturo in cui ci riconosciamo”.
Al pregevole documento di P. Comparelli ha fatto seguito un contributo del Presidente dell’Aseap, Romano, che, opportunamente e significativamente, ha scritto “Dopo la guerra i danni all’edificio vengono riparati tempestivamente e nel dicembre del 1949, il Superiore GENERALE dei Passionisti, l’argentino Padre Alberto Deane, si porta a Calvi Risorta e nell’osservare, compiaciuto, l’importante struttura esclama: <Questo alunnato, terminati i lavori, sarà il più bello di tutta Europa>… I lusinghieri risultati ottenuti dal Seminario/Scuola Apostolica ricevono un pubblico riconoscimento il 5 luglio 1958 allorché, su proposta del Ministro della Pubblica Istruzione, il Presidente della Repubblica conferisce, allo stesso, la Medaglia d’Oro”.

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