Il passionista-missionario Jesùs Maria Aristin nominato Vescovo in Perù

Papa Francesco l’8 luglio 2020 ha nominato Vicario Apostolico del Vicariato di Yurimaguas di Loreto (Perù) il passionista-missionario Padre Jesus Maria Aristin. A seguito di tanto, martedì 8 dicembre p.v., ore 9.00, nella cattedrale della Madonna della Neve di Yurimaguas, Padre Aristin riceverà l’ordinazione episcopale e la celebrazione sarà presieduta dal Cardinale Pedro Ricardo Barreto Jimeno, arcivescovo metropolita di Huancayo e concelebrata da Mons. Nicolas Girasoli, arcivescovo titolare di Egnazia Appula (BR) e Nunzio Apostolico a Trinidad e a Tobago e Delegato Apostolico nelle Antille e da Mons. Raffael Alonso Escudero Lopez-Brea, prelato di Moyobamba.
P. Jesus Maria Aristin è nato il 25 settembre 1954 a Santa Cecilia del Arcor, Pallencia (Spagna). Dopo gli studi primari e secondari nel Seminario Minore dei PP. Passionisti di Euba (Vizcaya), ha studiato Teologia all’Università degli Studi di Deusto di Bilbao; ha conseguito la Licenza in Teologia all’Università Gregoriana di Roma e la Licenza in Psicologia Clinica all’Universidad Nacional de Educacion (UNED) di Madrid.
Il 14 aprile 1979 ha emesso la professione perpetua nella Congregazione della Passione di Gesù Cristo (C. P.) ed il 23 settembre dello stesso anno è stato ordinato sacerdote. Dopo l’ordinazione sacerdotale è stato vicario della parrocchia della Passione di Bilbao; missionario a Tarapoto, nella Prelatura di Moyobamba in Perù; vicario della parrocchia del Trionfo della Santa Croce nella stessa città, e poi parroco della stessa; parroco di San Josè de Sisa e vicario episcopale per le province di San Martin e Lamas; Segretario per le Missioni e Procuratore provinciale per le Missioni in Spagna; Segretario Generale per le Missioni presso l’Ufficio Solidarietà e Missioni Passioniste della Curia Generale a Roma; Amministratore Apostolico, sede vacante, del Vicariato Apostolico di Yurimaguas.
Il 1° maggio 2012, nell’ambito del 22° raduno dell’Associazione degli ex alunni passionisti – Aseap –, Presidente Antonio Romano e Assistente Spirituale P. Ludovico Izzo, Calvi Risorta ebbe il privilegio di beneficiare, nell’accogliente ed ospitale struttura locale dei Padri Passionisti, Superiore P. Amedeo De Francesco, della partecipazione di Padre Aristin e del Vescovo della Diocesi di Teano-Calvi S. E. Mons. Arturo Aiello, che nei loro saggi e forbiti contributi evidenziarono, tra l’altro, il ruolo e la funzione dei missionari-passionisti e della Chiesa per la difesa della giustizia, della pace e del creato.
In quella circostanza Padre Aristin mi fece dono gradito del suo volume “IPIC Passionista”, – acronimo di Giustizia, Pace e Integrità del Creato -, n. 60 della collana “Ricerche di Storia e Spiritualità Passionista” e riporto, per significare la pregnanza delle sue tematiche, quanto scrive sul retro della copertina “Un cuore PASSIONISTA, che ha il Crocifisso nel più profondo del suo interno, non è una croce vuota, ma il crocifisso che somiglia agli indigeni, ed è simbolo di tutti i popoli del mondo. Libero, senza catene, con una Passione per la Giustizia, con una Passione per la Pace (la colomba) e per l’Ecologia (l’albero e il pianeta). JPIC, nel nostro Carisma Passionista” e quanto scrive nell’introduzione “(…) Queste pagine intendono solamente richiamare l’attenzione sull’attualità di questo tema e hanno la <presunzione> di presentarlo come un nuovo <paradigma>, un nuovo modo di essere e di capire la Vita Religiosa. La Giustizia, la Pace e l’Integrità del Creato (JPIC), non sono semplicemente temi di riflessione ma un luogo teologico dove ci giochiamo il futuro della Vita Religiosa.
GIUSTIZIA, perché non possiamo stare zitti davanti alle mille ingiustizie che <stiamo facendo> a milioni di nostri fratelli.
PACE, perché i milioni che spendono gli Stati e le grandi multinazionali, per le armi, sono un insulto all’umanità ed un grave peccato.
INTEGRITA’ del CREATO, perché dobbiamo ad esso la nostra vita e quella dei nostri figli.
Se noi religiosi del secolo XXI non ci adoperiamo per una presenza <significativa> nella lotta per la pace e la giustizia e non sappiamo difendere la nostra casa, facciamo un pessimo servizio al Vangelo e la nostra evangelizzazione resta poco incisiva”.
Un interrogativo ora non può non sorgere: dove si trova Yurimaguas e in che condizioni vi si vive? La risposta è semplice e lapidaria: è in piena zona amazzonica peruviana dove i diritti della comunità indigena spesso vengono sopraffatti e la popolazione vive da sempre nella foresta. Alcune multinazionali vorrebbero sottrarre agli indios la terra, l’unica risorsa di cui dispongono e con la complicità del Governo intendono trasformare un’immensa porzione di foresta in piantagioni per il biodisel o altre forme di sfruttamento del territorio, senza alcun riguardo per le popolazioni che da secoli abitano, vivono e custodiscono questa foresta per il mondo intero. Negli ultimi anni diversi sacerdoti passionisti, alcuni anche italiani (tra questi il passionista-missionario marchigiano P. Mario Bartolini) hanno subito diversi processi, nei quali non sempre sono stati assolti, nonostante l’apporto del loro vescovo e delle altre autorità cattoliche vicine alle loro lotte.
Pertanto chi se non Padre Jesus Maria Aristin, per il suo passato, la sua esperienza, la sua vocazione, la sua fede incrollabile nella protezione della natura e nella difesa dei poveri, poteva essere scelto per assolvere tale impegnativo e complesso servizio episcopale?
Grazie Papa Francesco e auguri S. E. Mons. Jesus Maria Aristin.

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