Cinquanta sterline per la riabilitazione!

Questa è la storia di un uomo che, con una sensazionale invenzione, riuscì a decrittare il “Codice Enigma”, utilizzato da quel dispositivo elettro-meccanico, del tutto simile ad una comune macchina da scrivere, che racchiudeva in sé, però, una serie complessa di passaggi con cui venivano cifrati i messaggi, che rendevano le comunicazioni dei nazisti, in tempo di guerra, assolutamente inviolabili.
Alan Mathison Turing, matematico, crittografo e filosofo britannico, considerato uno dei più grandi studiosi del XX secolo, nonché padre dell’odierna informatica, con la sua macchina di calcolo logico, poi definita “Macchina di Turing”, fu decisivo per la vittoria degli Alleati nell’estenuante battaglia dell’Atlantico, contribuendo ad accorciare sensibilmente la durata del secondo conflitto mondiale.
Ebbene, il volto di questo scienziato comparirà sulla nuova cartamoneta da cinquanta sterline, come riconoscimento ed omaggio che la Banca d’Inghilterra vuole fare alla figura del genio matematico britannico, riabilitata solo nel 2009. La banconota sarà diffusa entro la fine del 2021 e, oltre ad una foto di Turing scattata nel 1951, riporterà anche un tavolo e formule matematiche tratte dalla sua pionieristica ricerca sui computers.
“Alan Turing fu uno straordinario matematico, il cui lavoro ha avuto un enorme impatto sul modo in cui viviamo oggi. Come padre della scienza informatica, dell’intelligenza artificiale e come eroe di guerra, il suo contributo fu fondamentale. E’ un gigante sulle cui spalle oggi si poggiano in molti”, ha detto il Governatore della Bank of England, Mark Carney, durante la presentazione della valuta.
Alan nacque nel lussuoso quartiere Maida Vale di Londra, il 23 giugno 1912. Figlio di Julius e Ethel, entrambi impiegati della famiglia reale in India, già in tenera età aveva dato segni della genialità che negli anni futuri lo avrebbe reso famoso in tutto il mondo. Nel 1934 si laureò con il massimo dei voti e nel 1936 vinse il “Premio Smith”, assegnato ai due migliori studenti ricercatori in Fisica e Matematica presso l’Università di Cambridge. In quello stesso anno si trasferì alla Princeton University, ottenendo, nel 1938, il “Doctor of Philosophy”, equivalente al nostro “Dottorato di Ricerca”. E’ di quel periodo l’articolo “On computable Numbers, with an application to the Entscheidungsproblem” (“Sulla calcolabilità dei numeri, con un’applicazione al Problema della Decisione”), posto dal tedesco David Hilbert nel 1928, all’interno dell’allora fervente dibattito sui fondamenti della matematica. Tra l’altro, in quel saggio, descrisse, per la prima volta, la futura “Macchina di Turing”.
Nel 1940, a soli 28 anni, era già a capo di un gruppo di ricercatori impegnati nella decrittazione delle macchine usate dalla marina tedesca, fra le quali l’”Enigma”, lavorando, per tutta la durata del conflitto a favore dell’Intelligence di Sua Maestà, nel Centro di Crittoanalisi di Bletchley Park ed ideando una complessa serie di tecniche, in grado di far breccia nei cifrari della Germania nazista.
Il 31 marzo 1952 fu arrestato, portato in tribunale e condannato per comportamenti osceni, a causa di una sua presunta relazione con un uomo. Le autorità britanniche, malgrado i suoi meriti scientifici, non lo persero mai di vista per quella che allora veniva definita “una devianza pericolosa”. A sua difesa, durante il processo, disse semplicemente che “non scorgeva nulla di male nelle sue azioni”. Secondo alcune fonti, Turing avrebbe denunciato per furto un amico ospite in casa e, a confronto con alcune dichiarazioni di quest’ultimo, avrebbe ammesso il proprio orientamento sessuale, in risposta alle domande pressanti della polizia. In quel periodo, nel Parlamento britannico, era in discussione l’abrogazione del reato di pederastia ed è verosimile che il clima mutato e più favorevole lo abbia indotto ad un incauto comportamento.
Condannato per omosessualità ed escluso da ogni incarico pubblico, fu costretto a scegliere tra una pena a due anni di carcere o la castrazione chimica mediante assunzione di estrogeni. Per non finire in prigione, lo scienziato optò per la seconda alternativa. Per oltre un anno si sottopose a trattamenti che provocarono in lui un calo della libido e lo sviluppo del seno (ginecomastia). La depressione legata alla terapia e all’umiliazione subita fu, a parere di molti storici, il motivo che lo condusse al suicidio. L’8 giugno 1954, la domestica, Eliza Clayton, lo trovò morto nel suo letto. Il medico legale stabilì che la morte era avvenuta il giorno precedente. Un esame autoptico stabilì la causa del decesso nell’avvelenamento da cianuro di potassio. Al momento della scoperta, sul comodino, accanto al suo orologio, fu trovata una mela, come era sua abitudine, non terminata. La sbrigativa indagine del giudice si concluse in appena due giorni ed il frutto non fu nemmeno sottoposto ad analisi per accertare se all’interno vi fossero tracce del veleno. L’inchiesta concluse per il suicidio e il suo corpo fu cremato il 12 giugno 1954 al Woking Crematorium, nel Surrey. Le sue ceneri furono sparse sul posto, come era avvenuto per il padre.
Nel 2009 il governo laburista di Gordon Brown ha fatto pubblica ammenda per il trattamento riservato allo scienziato e, quattro anni più tardi, Turing ha ricevuto anche il condono postumo dalla Regina Elisabetta. Nel 2017, sia in Inghilterra che nel Galles, la cosiddetta “Legge di Alan Turing” ha ufficialmente “perdonato a titolo tardivo” tutti coloro che erano stati ammoniti o condannati in base alla norma che penalizzava gli atti omosessuali in Gran Bretagna. Nel 2014, il film premio Oscar “The Imitation Game”, del regista norvegese Morten Tyldum, ha raccontato la sua vita, proiettando la “prima” proprio nel Centro (“top secret”) di Criptoanalisi del Regno Unito.
Per curiosità, quella da cinquanta sterline non sarà l’unica nuova banconota non più di carta, ma di materiali polimerici, cioè di plastica, che verrà messa in circolazione. Sarà accompagnata da quella da venti, che entrerà in uso il prossimo anno ed avrà l’immagine del pittore ottocentesco Joseph Mallord William Turner, mentre quelle da cinque e da dieci, già in vigore da quest’anno, mostrano rispettivamente le figure di Winston Churchill e della scrittrice, vissuta tra la fine del 1700 gli inizi del 1800, Jane Austen. Sul retro compare, come su tutte, il ritratto della Regina Elisabetta II.

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