Calvi Risorta – Padre Bartolomeo e la “Piccola Lourdes”

Sulla collina del rione “Martini”, nella località Visciano di Calvi Risorta, sorge il santuario della “Piccola Lourdes”. Sul sito web del predetto santuario si legge: CEI – Conferenza Episcopale Italiana – Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto – Regione Ecclesiastica Campania, Diocesi di Teano-Calvi, Forania di Pignataro Maggiore e Sparanise, Parrocchia di San Silvestro Papa, Visciano di Calvi Risorta (CE) e la chiesa viene qualificata “sussidiaria” e denominata “chiesa della Piccola Lourdes <Visciano, Calvi Risorta>”.
Il sito si sofferma, poi, sulle notizie storiche della struttura e sulla sua descrizione. I primi lavori per la costruzione del santuario cominciarono nel febbraio del 1992 su iniziativa dell’ex parroco di Visciano Padre Bartolomeo, dell’ordine dei passionisti, e all’estro di artigiani del posto e collaboratori volontari. Il terreno era proprietà di Benito Capezzuto che lo coltivava finché, nel febbraio 1992, decise di metterci la statua della Madonna di Lourdes che aveva a casa, in un’edicola. Il posto era frequentato da gente locale fino a quando il Padre passionista pensò di far crescere quel nucleo di preghiera. Il Capezzuto mise a disposizione il terreno, unitamente a Luigi Caruso e, a distanza di tanti anni, quel piccolo luogo di ritrovo per la recita del rosario è diventato il santuario della Piccola Lourdes di Visciano la cui struttura, che ricorda le chiese del Tirolo, emergendo, imponente, dalla collina che sovrasta l’intero paese, rappresenta per tutti gli abitanti del circondario un sicuro riferimento di fede e devozione mariana.
Il santuario originariamente costituito da due cappelle, dal febbraio del 1992, è cresciuto ed è diventato meta di pellegrinaggi. Accanto alle cappelle è sorto il Tempio della Croce. La chiesetta è a navata unica e si caratterizza per il suo aspetto che ricorda le costruzioni tirolesi, con le falde del tetto assai spiovente. La facciata è a mattoncini in laterizio a faccia vista, così come anche il campanile con l’orologio. L’interno è a navata unica con copertura a botte. Lungo il viale che porta alla collina invece, vi sono la “Via Crucis”, i “Misteri del Rosario” e l’“Orto degli Ulivi” dove, tutti gli anni, decine di figuranti rappresentano la Passione di Cristo. Sulla cima della collina c’è il “Calvario” da dove si elevano tre grandi Croci.
Negli ultimi tempi, con il ritorno alla Casa del Padre dell’operoso e generoso Padre Bartolomeo Avagliano (29.10.2012) la vita del santuario sembra che abbia perso quella dinamicità che il suo ideatore e fondatore riusciva a porre in essere con iniziative a vasto raggio.

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