Dal Comitato dei Cinque al CICR

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) è un’organizzazione privata elvetica fondata il 17 febbraio 1863 a Ginevra dal cosiddetto Comitato dei cinque: Jean Henry Dunant, Guillaume-Henri Dufour, Gustave Moynier, Louis Amédée Appia e Theodore Maunoir. Il sodalizio è formato da circa 25 cittadini elvetici scelti per cooptazione, il suo campo d’azione è a livello planetario e i suoi obiettivi sono solidaristici, umanitari e filantropici. La sua mission è la salvaguardia della vita e dei valori morali delle vittime di guerra, con l’intento di limitare afflizioni, sofferenze e tribolazioni mediante la capillare diffusione dell’International Humanitarian Law (Diritto Internazionale Umanitario). Il CICR ha anche funzioni di controllo e tutela sull’osservanza di quanto sancito dalle quattro Convenzioni di Ginevra e dai 2 Protocolli aggiuntivi: è una società filantropica, autonoma, super partes (al di sopra delle parti) e neutrale, ed è proprio grazie a questo suo status di sovranità e di autodeterminazione che gli è consentito l’ingresso in aree di guerra e di espletare i suoi compiti istituzionali. Dal 1990 il Comitato è osservatore presso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, organizzazione intergovernativa che ha concesso il medesimo stato giuridico anche al Sovrano Militare Ordine di Malta, allo Stato di Città del Vaticano e allo Stato di Palestina. Innumerevoli i riconoscimenti ricevuti, tra i quali ricordiamo i Premi Nobel per la Pace del 1917, 1944 e 1963 dal Governo svedese, e il Premio Balzan nel 1996 dalla Fondazione internazionale Premio Balzan di Lugano. Il Comité International de la Croix-Rouge, oltre alla divulgazione del DIU, svolge diverse funzioni, come quella di soccorrere e difendere la popolazione civile, gli infermi, coloro che, a prescindere dallo status civile o militare, hanno riportato ferite, e le persone in pena detentiva; per queste ultime, con l’intento di salvaguardare lo stato di benessere psichico e quello fisiologico dei prigionieri, visita periodicamente le case circondariali accertandosi della situazione di reclusione. Il Comitato ha costituito l’Agenzia centrale di ricerca che coopera con le autorità e gli organi di intelligence accreditati, organizzando le ricerche degli scomparsi, dei ritorni in patria e degli spostamenti. L’Agenzia, inoltre, divulga notizie sui prigionieri di guerra e sui reclusi, e agevola la ricomposizione dei nuclei familiari: il suo sforzo è teso alla tutela dei minori, i quali, privi di sostegno, devono essere aiutati e salvaguardati dalle parti in guerra. L’Ente considera fondamentale l’importanza della “tradizione culturale” per l’affido e del “paese neutrale” per il soggiorno, e si impegna a facilitare le investigazioni e le indagini sulle persone scomparse.

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