“Virus più debole, a giugno ne saremo fuori”, lo afferma l’infettivocolo Carmelo Iacobello

“Suppongo che qualche piccolo incremento lo registreremo, e ipotizzo che ne usciremo a metà giugno”, le parole di Iacobello, infettivologo.
E’ stato tra i primi in Italia ad aver parlato di un Covid che ha perso aggressività, si tratta di Carmelo Iacobello, primario delle Malattie infettive del Cannizzaro di Catania.
Il dottiore lo aveva già affermato e torna sul punto: il coronavirus che tante vittime ha fatto in Italia, sta perdendo forza.
Ne parla a lungo in due interviste rilasciate al quotidiano La Sicilia, quando si accorse che i ricoverati diminuivamo,ma, soprattutto, che gli anziani non presentavano sintomi gravi come prima.
Il dotto fa quindi nuovamente il punto della situazione: “ci sono pareri discordanti perché chi fa il clinico ha il polso della situazione e si basa sui numeri, ma chi fa l’epidemiologo non vede pazienti e non si rende conto di quello che sta succedendo”
“La differenza” spiega il medico “è tra chi sta sul campo e chi studia le curve epidemiologiche”.
“Quando ho cominciato a trattare i primi casi Covid” racconta “devo dire di essere stato assalito da una grandissima preoccupazione perché la possibilità di curare questi pazienti era nulla e questi morivano senza che noi riuscissimo a fare qualcosa”.
Poi va avanti “passati questi 70 giorni abbiamo cominciato a verificare che a parità di condizioni in pazienti fragili. Adesso – si legge – l’aggressività del virus è diversa rispetto al passato. Nel senso che gli ultimi ricoverati presentano sintomi non gravi”

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