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Green deal e le ragioni dell’ambiente nelle politiche europee

La transizione verde e l’esigenza di accelerare ne vecchio Continente gli interventi per ridurre le emissioni di gas serra saranno i temi al centro del dibattito in programma il prossimo mercoledì 19, con inizio alle ore 9,30, a Bruxelles, presso la sala ASP del Parlamento Europeo.
“Green Deal e le ragioni dell’Ambiente nelle Politiche Europee” è il titolo scelto per la tavola rotonda, promossa dall’eurodeputato Aldo Patriciello, dal presidente del settore Terziario di Confindustria Caserta, Giovanni Lavornia, e dal presidente nazionale di Fare Ambiente, Vincenzo Pepe, in sinergia con il gruppo del Partito Popolare Europeo in seno al Parlamento, l’Unione Industriali di Terra di Lavoro e l’Università Telematica Pegaso.
Introdotti da Ivan Forte, assistente parlamentare presso la Commissione ENVI (Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare), e dallo stesso Lavornia, imprenditore casertano, moderati dal giornalista Enzo Perretta, i lavori registreranno i contributi di Francesco Della Corte, presidente regionale di Fare Ambiente Campania e coordinatore scientifico del Master in Diritto e Gestione dell’Ambiente dell’Università Telematica Pegaso; di Pasquale Sasso, contributor Forbes Italia; di Pepe, filosofo e leader nazionale di Fare Ambiente; e di Nicola Graziano, magistrato.
Nel corso del dibattito, Fare Ambiente con i vertici nazionale, Pepe, e regionale, Della Corte, presenterà delle proposte concrete per favorire il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal.
Le conclusioni saranno affidate ad Aldo Patriciello, deputato al Parlamento Europeo e componente della Commissione Ambiente, che Illustrerà le attività che vedono impegnata l’assemblea plenaria nella individuazione ed attuazione di politiche energetiche ed ambientali tese esclusivamente a rendere l’Europa il primo continente ad impatto zero sul clima.
“Il Green Deal europeo prevede un percorso per una transizione giusta e socialmente equa. È stato concepito in modo da non lasciare indietro nessun individuo e nessuna nazione o regione in questa grande trasformazione.
La normativa europea sul clima pone una sfida davanti a tutti noi, ovvero raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica dell’Unione Europea entro il 2050.
Ciò significa emettere meno biossido di carbonio ed eliminare dall’atmosfera quello emesso. Per farlo è necessario estendere ad altri settori il sistema di scambio di quote di emissione che già aiuta l’UE a ridurre le emissioni dei settori energetico e industriale.
Da qui la scelta di favorite un momento di confronto e di dibattito con i diversi attori istituzionali presenti sul nostro territorio e di farlo nella massima istituzione europea, atteso che lo sviluppo di fonti di energia più pulite e di tecnologie verdi ci consentirebbe di produrre, viaggiare, consumare e vivere rispettando di più l’ambiente. Occorre, dunque, sviluppare un’economia realmente circolare e proteggere la biodiversità”, spiega Lavornia di Confindustria Caserta.

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