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OperAperta

Suoni e linguaggio del corpo riescono a raccontare i turbamenti della mente umana in un crescendo di emozioni che catturano il pubblico il quale viene rapito dallo spettacolo la cui forza di coinvolgimento è data dalla complessità e dalla grande ricerca artistica che c’è dietro la sua costruzione: è tutto pronto a Palazzo Fazio per OperAperta, l’evento in programma domenica sera a partire dalle 18,30 che si inserisce nell’ambito del cartellone di FaziOpenTheater la rassegna di teatro, danza e arti performanti ideata e diretta da Antonio Iavazzo. L’ingresso è gratuito e su inviti. Nello spettacolo si incrociano le visioni dei coreografi Sabrina D’Aguanno, Sonia Di Gennaro e Ciro Venosa, per esprimere e raccontare sensazioni e paradossi della mente umana attraverso movimenti, gesti, parole sensate e non, voci urlate o sussurrate. Interazione di suoni, parole e voci come compagni di viaggio alla ricerca di leggerezza, libertà, assenza di costrizioni. OperAperta si ispira e coglie spunti creativi da “Quasi cielo” di Raffaele De Martino e da “Efil” di Ciro Venosa. Lo spettacolo è una performance di danza contemporanea e musica elettronica che prova a ridare dignità al rumore di fondo con il movimento nel “momento”. Un lavoro di ricerca ispirato dalla famosa composizione di John Cage, del 1952, intitolata 4’:33”. La registrazione musicale è un suono che è stato modificato mediante elaborazione numerica del segnale con un sistema dinamico e interattivo corpo e movimento. I performer e il suono diventano quindi parte di un unico processo creativo in bilico tra live – performance e installazione. OperArte è ideato e diretto da Elena D’Aguanno. Le interpreti sono Maria Anzivino, Ginevra Cecere e Marcella Martusciello.

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