Calvi Risorta – Fuochi Natalizi, la tradizione continua e si rinnova

I “Fuochi di Natale” attengono quasi certamente ad una tradizione pagana, anche se da tempo la loro connotazione è cambiata, e ancora oggi la tradizione si perpetua a Zuni di Calvi Risorta, Comune del medio-alto casertano, la vigilia di Natale e la vigilia del nuovo anno. Fino a qualche decennio fa il fuoco veniva acceso nelle predette notti nelle maggiori piazze del Comune: Piazza Garibaldi, Umberto I, San Paolo della Croce e Giovanni XXIII. Purtroppo, bisogna amaramente constatare e convenire che il consumismo inarrestabile e dilagante ha rovinato anche i “Fuochi Natalizi”. Oggi la legna si compre, una volta si metteva da parte, ogni famiglia aggiungeva ciò che poteva. I “Fuochi Natalizi” iniziavano con la raccolta della legna da parte dei cittadini. Il clima di fervore partiva molto prima delle due “vigilie” (Natale e Capodanno), l’atmosfera era completamente diversa. Erano sempre i “Fuochi Natalizi” ad unire tutti, nell’allegria e nel dolore, a far sentire parte di qualcosa, di una comunità piena di valori dell’armonia e della condivisione e a far sì che alla gioia della compagnia davanti al fuoco tutti i paesani si scambiassero ancora gli auguri di fronte all’enorme pila. Bisogna, purtroppo, rilevare con profonda sofferenza che la società moderna è poco attenta al rispetto delle tradizioni, a ciò che lega e rende un insieme di persone consapevoli dell’ambiente circostante e, soprattutto, delle proprie origini. La tradizione dei “Fuochi Natalizi” a Calvi Risorta è sopravvissuta solo nella borgata Zuni, Piazza Umberto I, patria per antonomasia di questa tradizione popolare legata indissolubilmente alla religione cattolica. Il grande falò, preparato con grande sacrificio e dedizione, da Michele Bonacci, Carmine Capezzuto e Amedeo Parisi, sostenuti, incoraggiati e motivati dal custode delle tradizioni locali, Mimì Annibale Zona, consistente in due grandi cataste di legna (24 e 31 dicembre), realizzate nella già citata Piazza Umberto I, antistante la casa canonica, sfavillante di luci natalizie, viene acceso al termine della messa serale delle ore 18.00. A seguire, preannunciata dal suono delle campane a festa, dalla porta laterale della vicina chiesa, si incammina una processione composta da due ali di fedeli, guidata dal parroco Don Gianluca Zanni, che sorregge tra le mani il Santissimo Sacramento. Il corteo, sfilando intorno alla catasta fiammeggiante e senza effettuare soste, rientra in chiesa ove si procede alla benedizione conclusiva.
E’ doveroso rivolgere un plauso ai predetti organizzatori Bonacci, Capezzuto, Parisi e Zona che, grazie al loro impegno genuino, a Zuni di Calvi Risorta, parrocchia di San Nicola, la tradizione dei “Fuochi Natalizi” continua e si rinnova. Uno spettacolo davvero suggestivo che connette alla natura e alla religiosità, quella più autentica, lontana dallo shopping natalizio e dalla frenesia delle feste, che riscalda il cuore di tutti coloro che assistono e partecipano, vivamente, all’evento. Per un’antica tradizione popolare la fiamma diviene simbolo di fede, amore sacro o profano, attrazione, luce del nuovo anno che sta per arrivare, fertilità e vita, Luce della salvezza che si incarna, arrivo del Bambino Gesù e fuoco dei pastori. Gli organizzatori al centro della “catasta” di legno hanno issato, anche quest’anno, un palo e sulla sua sommità hanno affisso un cartellone con la scritta, significativa e propositiva.
“LA TRADIZIONE CONTINUA… BUONE FESTE NATALIZIE”

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