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Maddaloni, i volontari U.N.A.C. chiamati alla sicurezza urbana di piazza don Salvatore d’Angelo

Non ora a pochi anni dalla costituzione ma quasi dal primo momento della presenza dei volontari dell’Unione Nazionale Arma Carabinieri (U.N.A.C.) di Maddaloni il sodalizio di protezione civile ha comportato un coinvolgimento prima principalmente dall’associazioni locali nel corso delle proprie manifestazioni, poi da parte di tutte le realtà del territorio e anche da fuori dai confini comunali e ancora delle istituzioni pubbliche. Dapprima con il Convitto Nazionale Statale “Giordano Bruno” di Maddaloni, poi con il Museo Nazionale Archeologico Calatia di Maddaloni (con tanto di protocollo d’intesa con il Polo Museale della Campania – MiBACT ) e successivamente prima con comunicazioni ad hoc ed ora in modo permanente con l’Amministrazione Comunale. I volontari che hanno risposto da subito all’invito del cav. dott. Gaetano Letizia fondatore e presidente della delegazione locale (nonché coordinatore per la Provincia di Caserta e la Regione Campania della medesima sigla), di adoperarsi per il bene della comunità in attività di sicurezza urbana a 360° nelle manifestazioni in cui sono coinvolti nonché attività di rappresentanza e picchetto d’onore; Ruoli svolti da volontari ma a seguito di formazione specifica nel settore dei diversi ambiti della sicurezza. I volontari dell’U.N.A.C. sono oramai parte integrante del servizio di sicurezza di quasi tutte le manifestazioni pubbliche cittadine, siano esse in luoghi chiusi o all’aperto, nonché nelle manifestazioni itineranti ed istituzionali.
In ordine temporale, l’ultimo incarico ricevuto dall’Amministrazione Comunale di Maddaloni è dello scorso 22 ottobre 2019 a firma del vice sindaco dott. Luigi Bove che gli conferisce la sorveglianza e la responsabilità della sicurezza e della chiusura degli ambienti di piazza don Salvatore d’Angelo, luogo centrale cittadino e molto frequentato da ragazzi, famiglie, giovani e anziani e proprio perché tanta variegata la frequentazione, data anche la nota ampiezza e la presenza di vegetazione, può essere e talvolta rischia concretamente di essere luogo in cui si possono o si svolgono “attività” che poco hanno a che vedere con il comune senso del pudore o il lecito.

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