Seminario Interregionale A.N.DI.S. “Autonomia Differenziata e Regionalizzazione dell’Istruzione – Problemi e Prospettive”

Domani, 7 novembre 2019, l’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici – A.N.DI.S. – della sezione regionale della Campania, in collaborazione con le sezioni Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, celebrerà, ore 9.00/13.00, un Seminario Interregionale su “Autonomia Differenziata e Regionalizzazione dell’Istruzione – Problemi e Prospettive”. Il predetto Seminario si terrà a Napoli, Sala “Caduti di Nassirya”, Centro Direzionale, Isola F 13, Consiglio Regionale della Campania.
Il Presidente regionale A.N.DI.S. Campania, Pasquale la Femina, porgerà i saluti d’apertura ed i saluti istituzionali saranno portati da Rosetta D’Amelio – Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Luisa Franzese – Direttore Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, Lucia Fortini – Assessore all’Istruzione, Politiche Giovanili e Sociali della Regione Campania, Luigi De Magistris – Sindaco del Comune di Napoli, Vincenzo De Luca – Presidente della Giunta Regionale della Campania. I lavori seminariali saranno coordinati dalla giornalista Maria Beatrice Crisci. Il Presidente dello SVIMEZ, Adriano Giannola, terrà la relazione tematica su “Conseguenze dell’autonomia rafforzata sul sistema paese”. Sono previsti gli interventi del Dirigente scolastico Mauro Mangano, dei Segretari generali FLC CGIL – CISL Scuola – UIL Scuola – SNALS, della Responsabile Scuola del Partito Democratico Camilla Sgambati e dell’Assessore all’Istruzione del Comune di Napoli Anna Maria Palmieri. Le conclusioni del Seminario saranno a cura del Presidente Nazionale dell’A.N.DI.S. Paolino Marotta.
Molti operatori scolastici e non solo pensano, e supponiamo con qualche ragione, che con l’autonomia differenziata sarà la fine di un sistema unitario d’istruzione e di diritto allo studio. È chiaro che le scuole si differenzieranno sempre più radicalmente, ben oltre gli effetti già determinati dall’autonomia scolastica. Il divario Sud-Nord non potrà che aumentare, il valore legale del titolo di studio sarà sempre più in contraddizione con la realtà di una scuola eterogenea nei programmi, negli strumenti e nelle risorse. Gli articoli 33 e 34 della vigente Costituzione affermano ben altro e, dunque, i principi ispiratori dei predetti articoli costituzionali vanno adeguatamente “tutelati” e non “raggirati”.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post