A Portici il primo laboratorio per orti da portare su Marte

Nascerà nella Reggia di Portici, sede del Dipartimento di Agraria della Federico II, il primo laboratorio dedicato alla crescita delle piante nello spazio, finanziato dall’Agenzia spaziale europea (Esa).
In fatti al suo interno ci sarà una camera di crescita (Plant Characterization Unit) equipaggiata con sofisticati sistemi di coltivazione e controllo ambientale. Al suo interno si proverà a far crescere alcune piante come il grano, il riso, la soia e il pomodoro che un giorno potranno andare nello spazio.
La struttura sarà inaugurata lunedì 4 novembre e parteciperanno il direttore del dipartimento Matteo Lorito, il rettore Gaetano Manfredi e il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Giorgio Saccoccia. Presenti anche il governatore Vincenzo De Luca, il sindaco di Portici Vincenzo Cuomo e alcuni rappresentanti dell’Esa.
L’idea alla base del laboratorio, realizzato in Inghilterra, è permettere agli astronauti e agli abitanti del futuro pianeta rosso di produrre da sé gli alimenti, senza trasportarli dalla Terra infatti acqua, ossigeno e cibo sono trasportati dalla Terra per missioni brevi. Per il futuro le piante dovrebbero essere coltivate nello spazio per generare una riserva alimentare e per purificare l’aria. In fase avanzata poi dovrebbero nascere orti con cibo per nutrirsi.
Il gruppo di ricerca è tutto napoletano, diretto da Stefania De Pascale e composto da Giovanna Aronne, Carmen Arena, Veronica De Micco, Antonio Pannico, Roberta Paradiso e Youssef Rouphael, che da vent’anni studia aspetti biologici, agronomici e ambientali relativi alla coltivazione delle piante nello spazio.

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