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L’avvocato Gaetano Iannotta ospite di Letteratitudini

Cancello ed Arnone (Elisa Cacciapuoti) – E’ stato programmato per giovedì 31 Ottobre p.v. alle ore 18,30 l’incontro mensile di Letteratitudini. (A tal proposito, con l’imminente cambio dell’orario, abbiamo pensato di anticipare di un’ora l’incontro, per permettere a tutti un rientro a casa più agevole. Pertanto, si raccomanda gentilmente la puntualità).
Ospite graditissimo del cenacolo letterario di Cancello ed Arnone sarà l’avvocato Gaetano Iannotta che ci parlerà de “L’Oratoria forense in Italia tra storia, letteratura e diritto” e con l’occasione presenterà il suo ultimo libro “L’oratore eloquente” edizione De Frede.
Per quanto riguarda la tradizione dell’oratoria forense, legata ad una sofisticata casistica di regole e di consuetudini retoriche, costituisce notoriamente uno dei nodi centrali della cultura greco-latina: ogni studente di liceo si piega ancora oggi, magari recalcitrante, sulle pagine di Isocrate e di Demostene, di Cicerone e di Quintiliano, considerate esemplari di una lingua e di uno stile, oltreché di una paidéia, cioè di un’educazione alla cittadinanza. Anche chi poco o niente sa di retorica antica ha sentito parlare di una filippica quale sinonimo di veemente discorso contro qualcuno o qualcosa.
Molti esempi potremmo elencare proprio per la curiosità di sapere quanto in un paese di affabulatori e concionatori come l’Italia ha pesato l’eloquenza degli avvocati. La prospettiva lunga adottata si spiega con la fortuna intermittente dell’oratoria forense: che se in alcune aree (a Venezia e a Napoli) vantò sempre esempi più o meno illustri, in altre conobbe lunghe parentesi, complice anche la forma non pubblica del processo. Eppure lentamente si formò una scuola di eloquenza destinata a produrre la figura del Principe del Foro, infine trionfante nelle aule giudiziarie dell’Italia unita. Un tema importante riguarda l’eterna vicenda di conflitto e alleanza tra letterati e giuristi. L’avvocato di professione Carlo Goldoni si guadagnò il pane arringando sino ai suoi quarant’anni, tessendo successivamente nelle commedie l’elogio dell’avvocato veneziano che improvvisa in vernacolo. A Milano Giuseppe Parini cercò il consenso dei giuristi per l’approvazione di riforme che modificassero i codici, trovando uno specchio nella prosa dei Delitti e delle pene di Cesare Beccaria, in cui si celano anche paradossali arringhe, quale è la perorazione del ladro che sfida le leggi in nome dell’«indipendenza naturale». A Napoli Francesco Mario Pagano si propose di portare, come scrisse, «la fiaccola della filosofia per entro le tenebre del Foro» combattendo la pratica della tortura giudiziaria. La Toscana della Restaurazione vide un rilancio dell’eloquenza: vi si distinse Giovanni Carmignani, amico del Leopardi, già tragediografo e attore alfieriano; con lui siamo a un bivio tra le ragioni della persuasione ornata e la stretta logica dimostrativa, che cerca di sottrarsi all’alea della mozione degli affetti temendo la trappola del ‘libero convincimento del giudice’. In un modo o nell’altro, l’utopia secondo cui le contese giudiziarie possano risolversi con il semplice ausilio di costruzioni logiche pare destinata a cozzare con la realtà del processo: dove di sociologia del diritto spesso si tratta, la bilancia della giustizia essendo sottoposta alle più stravaganti oscillazioni. Qui la retorica affila le sue armi: a difesa di una verità che pretende obiettiva.
Questo solo un accenno della bella serata che ci prospetta l’avvocato Iannotta che è già stato ospite di Letteratitudini in altre occasioni, proponendo argomenti interessantissimi come l’eloquenza Antica in Atene e in Roma e l’astrologia tra letteratura, filosofia e psicologia.
L’incontro si articolerà in due parti: dopo una breve introduzione della coordinatrice di Letteratitudini, Matilde Maisto, il professore Raffaele Raimondo presenterà il recentissimo libro dell’avvocato Iannotta “L’oratore eloquente”. Successivamente l’avvocato parlerà de “L’oratoria forense in Italia tra storia, letteratura e diritto”.
Senza ombra di dubbio potremo partecipare ad un incontro letterario di alto livello e siamo lieti d’invitare tutti i soci e gli amici di Letteratitudini a non mancare al prezioso appuntamento.

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