Militare ferito a forbiciate, senegalese ferma lʼaggressore: “Ho trovato una catena e lʼho steso”

Emergono notizie rispetto la brutale aggressione del militare a colpi di forbici alla gola, avvenuta in stazione Centrale a Milano il 18 Settembre scorso da parte di un 23enne yemenità
L’aggressore ha preso di mira un uomo in divisa a caso ed ha agito, tentando di uccidere il caporal maggiore scelto Matteo Toia. Sul cellulare dello yemenita, gli investigatori hanno trovato “scene di guerra”.
Nel frattempo emerge la responsabilità, in positivo, di un senegalese nel “placcaggio” dell’aggressore. Senegalese, disoccupato e in italia dagli anni ’90, l’eroe è Samba Diagne
E’ stato lui a fermare Mahamad Fathe. Racconta Samba: “ho visto il soldato cadere. L’aggressore era agitato e continuava a urlare con le forbici in mano – ha raccontato Samba -. Così ho preso una catena e gli ho dato un colpo forte alla spalla, stendendolo”.
In un’intervista al Corriere, Diagne ha affermato che, lo yemenita, una volta a terra, “ha mollato la presa sulle forbici e i carabinieri lo hanno bloccato e arrestato.
Dopo mi hanno portato in caserma per deporre”. “Non potevo andarmene, quel tizio con le forbici avrebbe potuto colpire anche altri”, ha aggiunto.
Ora Samba, che si trovava in zona perché diretto al mercato di via Benedetto Marcello per comprare vestiti per i suoi 5 figli, può tornare alla vita di tutti i giorni, sempre alla ricerca di una nuova occupazione: “Avrei bisogno di un nuovo lavoro. Ne ho fatti tanti, dal metalmeccanico al muratore”.

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