I comitati di azione civile lanciano la raccolta di firme per l’introduzione dello ius culturae

È aperta la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare “ius culturae” promossa dal comitato civico “ritorno al futuro” società aperta di Vitulazio coordinato da Paolo Scialdone. Per firmare e aderire, recarsi presso i seguenti comuni: Vitulazio, Bellona, Camigliano, Pastorano, Pignataro, Calvi Risorta e Sparanise. Per gli orari consultare l’albo pretorio sui siti istituzionali dei rispettivi comuni.
L’appello
Lo ius culturae è una “grande operazione di cultura politica e di politica culturale” (Matteo Renzi)
Con il governo Renzi ci abbiamo provato! La battaglia per riconoscere la cittadinanza a tanti bambini e ragazzi, compagni di scuola e di gioco dei nostri figli e nipoti, l’abbiamo fatta.
Lo chiedevano loro con la loro capacità di incontro, integrazione, condivisione. Lo chiedevano le tante associazioni e realtà della società civile e del volontariato che hanno messo in campo la straordinaria mobilitazione “L’Italia sono anch’io”. E alla Camera un testo equilibrato lo abbiamo approvato, sembrava fatta. Poi con la caduta del governo Renzi il percorso si è arenato in Senato.
Noi siamo ancora convinti che il diritto alla cittadinanza sia il necessario riconoscimento di uno status che consente di esercitare i diritti e i doveri che la nostra Costituzione sancisce.
La scuola è il luogo principale di costruzione della cittadinanza di una persona, intesa come la capacità di sentirsi parte di una comunità e di contribuire al bene della stessa con l’esercizio della propria responsabilità.
Il riconoscimento della cittadinanza italiana è riconoscimento della cittadinanza europea. Solo nella condivisione di responsabilità e di diritti, di reciproco riconoscimento e rispetto, il sogno europeo dell’unità dei popoli può oggi trasformarsi in concreta esperienza storica e nuovo rinascimento di umanità
Per questo la proposta di istituire lo ius culturae appare ancora oggi come necessaria per costruire percorsi fattivi di integrazione e sviluppo sociale.
Pensiamo che sia il momento di riprendere il percorso iniziato con il governo di Matteo Renzi, riproponendo un progetto di legge di iniziativa popolare e chiediamo a tutte le realtà politiche, associative, sindacali, sociali di rimettere in campo immediatamente una nuova grande mobilitazione.
Nelle prossime settimane con tutti i comitati saremo impegnati nei comuni e nei banchetti organizzati per strada, a raccogliere le firme necessarie affinché il nostro Paese possa finalmente dotarsi di una legge giusta che rafforza la coesione della nostra comunità nazionale e le fondamenta civili e sociali del nostro Paese.

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