Viterbo, martedì 3 settembre “La macchina di santa Rosa”

Martedì 3 settembre 2019 la città di Viterbo festeggerà la Santa Patrona con la tradizionale e storica “Macchina di santa Rosa”. Anche quest’anno, la sera del 3 settembre, la “MACCHINA”, consistente in un baldacchino trionfale, innalzerà al di sopra dei tetti dei fabbricati la statua di Santa Rosa. Essa è alta 28 metri e pesa 51 quintali, è illuminata da fiaccole e luci elettriche ed è realizzata in metalli leggeri e materiali moderni e sarà portata in processione, a spalla, da un centinaio di robusti uomini, detti “Facchini di Santa Rosa”, vestiti di bianco, con un fazzoletto in testa alla pirata e una fusciacca rossa in vita. La predetta struttura effettuerà un percorso di un chilometro e duecento metri articolato tra le vie, talvolta molto strette e le piazze del centro cittadino, immerse nel suggestivo buio della sera nel quale risplenderà solo la “MACCHINA”, sfarzosamente illuminata tra ali di folla in delirio con l’animo sospeso tra emozione, gioia e anche un certo timore. I “Facchini di Santa Rosa”, poco prima dell’inizio della processione, riceveranno dal Vescovo diocesano, Mons. Lino Fumagalli, la benedizione “in articulo mortis”, quasi un’estrema unzione, poiché ogni “trasporto” rappresenta un momento di grande pericolo per la loro vita. Una prova di forza e di fede nei confronti della Patrona della città, morta nel 1251 ad appena diciotto anni d’età. Una ragazzina che, pur di famiglia umile e non ricca, offrì la sua vita a Dio e ai poveri della sua città. Il “trasporto” simbolicamente rievoca la traslazione della salma intatta della Santa viterbese, avvenuta a Viterbo nel 1258, per volere di Papa Alessandro IV dalla modesta sepoltura della fossa comune di Santa Maria del Poggio al monastero delle clarisse, oggi santuario di Santa Rosa. Durante il percorso, con partenza, alle ore 21.00, da piazza San Sisto (appena dentro le mura entrando da Porta Romana) si effettueranno cinque fermate: la prima in Piazza Fontana Grande, la seconda in Piazza Plebiscito (davanti al Palazzo della Municipalità e della Prefettura), la terza in Piazza delle Erbe (metà percorso), la quarta nei pressi della chiesa del Suffragio e l’ultima in Piazza Verdi da dove si affronterà l’ultimo tratto, che è anche quello più emozionante del percorso in quanto è caratterizzato da un forte salita che porta al santuario della Santa. Tale tratto verrà effettuato quasi a paso di corsa, con l’aiuto di corde anteriori in aggiunta e di travi, dette “leve”, che spingono “LA MACCHINA” posteriormente e la predetta verrà sistemata nel piazzale antistante il Santuario e vi rimarrà per alcuni giorni e le luci della sua struttura verranno accese, alle ore 21.00, per la gioia di coloro che, anche dopo il giorno dedicato alla Santa Patrona, vorranno continuare a godere della sua vista “notturna”.
A Viterbo la manifestazione della “MACCHINA DI SANTA ROSA” rappresenta il più importante evento dell’anno e attrae nella città molte migliaia di persone, molte delle quali straniere. Il “trasporto” viene trasmesso, da alcuni anni, in diretta da alcune emittenti televisive. Dal 4 dicembre 2013 “LA MACCHINA” è Patrimonio Immateriale dell’Umanità” (come i Gigli di Nola, la Varia di Palmi e i Candelieri di Sassari), riconoscimento conseguito a Baku in Azerbaiyan nell’ambito dell’ottavo Comitato Intergovernativo UNESCO.

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