Roccamonfina – Storia di un territorio: tra paesaggi, scoperte enogastronomiche e personaggi

Passeggiando per le caratteristiche strade di Roccamonfina, cittadina dell’Alto Casertano, costruita dentro la caldera di un vulcano spento che dorme da più di 50.000 anni, è possibile scoprire tradizioni culinarie e luoghi caratteristici. Tra le tante tipicità enogastronomiche della cittadina che vanta origini antichissime, salta all’occhio la Ristovineria “Nudo e Crudo” venuta alla luce, da qualche anno, nella centralissima piazza Nicola Amore. Il locale è caratterizzato da un visibile e antico arco a tutto sesto e pietre storiche rinvenute dalle pareti. “Nudo e Crudo” è un ristorantino tipico tutto roccano: arredo artigianale e pezzi unici in legno di castagno del territorio, la cucina a vista, così come il banco che contiene salumi, formaggi e carni d’eccellenza. Il nome “Nudo e Crudo”, sottolinea il proprietario, sta proprio a significare “così com’è” cioè piatti tipici della tradizione locale. Il proprietario è lo chef Luca Di Miele, che con l’inesauribile ed originale fantasia prepara al momento succulenti piatti tipici del territorio montano. Di Miele dopo aver conseguito il diploma superiore presso l’Istituto Alberghiero, intraprende la sua carriera viaggiando per l’Italia, arricchendo il suo curriculum con significative esperienze acquisite tra le più prestigiose strutture ricettive di Iesolo, Roccaraso e di tutta la Penisola. Durante le fasi di riposo diventa degustatore di olio extra vergine di oliva, sommelier, assaggiatore di formaggi, esperto di prodotti enogastronomici campani, toscani e umbri. Profondo conoscitore del caffè e legato da sempre al suo territorio, crea il primo “Caffè alla castagna di Roccamonfina”, utilizzando solo ed esclusivamente castagne del posto. “Nudo e Crudo” in breve tempo è diventato il ritrovo ideale di tanti, roccani e forestieri, che vogliono degustare i prodotti della tradizione roccana, preparati con tanto gusto e particolarità. Proseguendo il percorso turistico, è possibile ammirare altre bellezze e curiosità che il territorio roccano offre. Dalla caldera del vulcano spento da sempre ricca di sorgenti naturali, nasce la famosissima acqua Ferrarelle, frutto del percorso sotterraneo che l’acqua compie attraverso le rocce vulcaniche di Roccamonfina costituite dal monte Cortinelli composto da rocce leucitofiriche, e dal monte Santa Croce costituito da rocce trachitiche, per poi sgorgare a valle presso Riardo ove negli stabilimenti omonimi viene imbottigliata e messa sul mercato. In passato l’acidità delle rocce crebbe a partire dalle leucititi, passando per le tefriti e le andesiti fino alle lave trachitiche, per poi diminuire rapidamente con la comparsa di rocce basiche nelle ultime eruzioni. Ed è proprio per questi motivi che Roccamonfina genera quell’acqua, che sin dai tempi antichi viene considerata, da studiosi del settore, molto digeribile e assimilabile. Procedendo tra la natura per lunghi tratti incontaminata e salendo a 1.006 metri, s’incontra il cratere ricoperto da una folta vegetazione composta da antichi castagni e vecchie querce. Il Vulcano di Roccamonfina offre un quadro naturalistico che si colora di sfumature particolari e si arricchisce di creature della natura come caprioli, esemplari di picchio verde e rosso, molti esemplari di gufi, tra cui il barbagianni, e diverse specie di uccelli; non mancano poi i cinghiali, le volpi e le faine. Durante l’autunno il paesaggio si trasforma acquisendo le calde sfumature del ramato, mentre il sottobosco si ricopre di ricci di castagne. L’odore intenso dei funghi si diffonde per tutta la caldera accompagnando le lunghe e rilassanti passeggiate a piedi, tra una ricchissima flora tutta da scoprire. Ma le meraviglie del territorio non si concludono qui, oltre ad essere molto apprezzato durante il periodo estivo per la salubrità dell’aria frizzantina e la serenità che offre, durante tutti i fine settimana del mese di ottobre, Roccamonfina con l’ormai rinomata Sagra della Castagna e del Fungo Porcino, richiama molteplici visitatori. Strepitoso e senza precedenti infatti è il successo che ogni anno l’evento, promosso dall’Amministrazione Comunale e dalla Proloco fa registrare.

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