“Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità”
Quest’anno sono 50 anni dalla missione Apollo 11, che portò gli astronauti statunitensi Neil Armstrong e Buzz Aldrin, sulla Luna, il 20 luglio 1969 alle 20:17:40. Fu la Florida il luogo da cui il gigantesco razzo Saturn V partì e portò sulla Luna i due astronauti sopracitati, mentre un terzo collega, Michael Collins, si fermò sull’orbita lunare. Il primo a mettere piede sulla superficie lunare fu Armstrong, sei ore più tardi dell’allunaggio, il quale pronunciò una delle frasi più famose del Novecento: “Questo è un piccolo passo per un uomo, un gigantesco balzo per l’umanità”. Armstrong, Aldrin e Collins tornarono sulla Terra il 24 luglio 1969, quando il loro Modulo di Comando ammarò nell’oceano Pacifico. Non era mai successo prima nella storia del genere umano che qualcuno mettesse piede su un corpo celeste diverso dalla Terra. Sarebbe successo altre cinque volte con altrettante missioni spaziali, prima della chiusura del programma Apollo nel 1972. Tuttavia, la preparazione non fu semplice. Servirono ben 8 anni di pianificazioni, missioni preliminari, rigorosi addestramenti per riuscire nell’impresa, la quale fu incentivata dall’allora presidente statunitense John F. Kennedy, con l’obiettivo di raggiungere la Luna “entro la fine di questo decennio”. Le motivazioni sono semplici da comprendere. Erano gli anni della Guerra fredda, e l’Unione Sovietica era avanzata sotto questo punto di vista rispetto agli Stati Uniti; i sovietici avevano raggiunto ottimi risultati mandando in orbita il primo satellite e il primo uomo nello spazio. Il presidente statunitense pensò, quindi, che quella missione potesse essere la giusta motivazione per rilanciare la sfida contro i sovietici e recuperare il terreno perduto. Per quanto riguarda il costo della spedizione, risulta complesso fare un conto esatto, ma le stime oscillano tra i 25 e i 28 milioni di dollari i quali, tenendo conto dell’inflazione, corrispondono a 150/250 miliardi di euro attuali. Se sia tanto o poco è una valutazione prettamente soggettiva, mentre è oggettivo il fatto che l’allunaggio sia non soltanto una semplice spesa, ma un vero e proprio investimento, che ha portato molti progressi soprattutto nel campo tecnologico. Esempi sono le coperte termiche, gli utensili alimentati a batteria, e tutto ciò che riguarda l’elettronica e la microelettronica, che è stata successivamente applicata per la costruzione di calcolatori e smartphone. Ogni sforzo, anche economico, che può portare ad un progresso, è positivo, in quanto non sarà mai fine a se stesso, ma, come in questo caso, l’inizio di una lunga catena di scoperte e invenzioni.