Fondi russi alla Lega: Salvini nega un suo coinvolgimento con Savoini
Non c’è pace per il Governo gialloverde, e a finire nei guai questa volta è la Lega con lo scandalo dei fondi elargiti dai russi. Il presidente Conte si dice fiducioso sul caso affermando “ di avere fiducia in Matteo Salvini”. L’audio dell’incontro di Mosca del 2018 sta infiammando il parlamento, portando il PD a chiedere addirittura una commissione d’inchiesta, venendo allo scontro con la presidenza del Senato che minimizza la situazione. Il leader della Lega Matteo Salvini si giustifica dicendo di non conoscere Gianluca Savoini e di non averlo invitato al vertice fra i ministri dell’interno nel Luglio del 2018 a Mosca. Ma un deputato del Pd, Filippo Sensi, sui social lo sta sbugiardando. Tre tweet, uno in fila all’altro, dimostrano che il ministro dell’Interno non dice tutta la verità. “Eppure a me quel signore un po’ stempiato in prima fila, vicino allo spin doctor di Salvini, alla conferenza stampa del vicepremier alla Tass a Mosca lo scorso 16 luglio 2018 ricorda qualcuno … Magari con le luci negli occhi non ci avrà fatto caso, eh”. In prima fila si vede chiaramente Gianluca Savoini. Ma chi è Gianluca Savoini? Ha 56 anni ed è nato ad Alassio, in Liguria. Agli inizi degli anni novanta si avvicinò ai gruppi di estrema destra, in particolare il gruppo Orion guidato dal militante neofascista Maurizio Murelli. Successivamente entrò nella Lega nel 1991, conoscendo due anni dopo proprio Salvini. Nei primi mesi del 2014 fonda “l’Associazione Lombardia – Russia”, con obiettivi non ancora del tutto chiari. Savoini ha da tempo frequenti e importanti contatti in Russia, in particolare con il partito di Putin Russia Unita. Sarebbe lui l’artefice di questo piano per spostare fondi dalla Russia al partito della Lega.