Calvi Risorta, Emozioni e ricordi nella serata de “La musica del cuore”

Giovedì 23 maggio u.s., nell’accogliente e attrezzata sala delle manifestazioni del Centro Interparrocchiale di Pastorale Giovanile “Don Lorenzo Milani” di Calvi Risorta, la locale Associazione Musicale Culturale “MUZAK” ha proposto, ad una vasta platea, uno spettacolo degno di essere vissuto e ricordato. La Presidente dell’Associazione “MUZAK”, Maestra Rina Colella, coadiuvata, egregiamente e fattivamente, dalle collaboratrici ed insegnanti Rosanna Delle Fave ed Enza Roviello, è riuscita, con il suo riconosciuto e collaudato estro, a coniugare arte, musica, passato e presente. La manifestazione si è giovata dell’esibizione della pianista prof.ssa Rossella Vendemia e del tenore Sergio Dragone. I lavori sono stati presentati e coordinati dal prof. Andrea Izzo. La poetessa Velia delle Fave ha dato inizio alla “serata” leggendo un’accurata e corposa biografia di Angelo Capuano (estratta dal volume V della Collana CHI è? Tramandiamo ai posteri coloro che meritano essere ricordati”, Ed. Dea Sport Onlus, Bellona, 2106) alla quale ha fatto seguito il prof. Izzo con una significativa citazione dell’opera autobiografica del “Nostro”, Memorie di guerra e prigionia “Purtroppo c’è stato un periodo in cui la parola giovinezza era solo il titolo della canzone di un regime che annullò la gioventù, strappò ai giovani sogni ed illusioni e, sequestrandoli nel fiore dell’età, li gettò in una dissennata e criminale avventura dalla quale tornarono, quelli che ebbero la fortuna di tornare, vecchi nello spirito e nel morale. Io fui tra questi: non ho avuto gioventù; i migliori sei anni della mia vita mi furono scippati da quella folle ventata di pazzia. Furono sei anni vissuti sballottato per il mondo, tra paure e pericoli, speranze e illusioni, lutti e dolori. Eppure con l’avanzare degli anni, giunto ormai all’età in cui il passato diventa un unico e nostalgico rimpianto, dal ricordo di quel periodo affiorano persone ed episodi che la memoria ha tenuto in serbo e che suscitano sensazioni di profonda tristezza o di malinconica nostalgia. La guerra sciagurata, in cui fui coinvolto giovanissimo e che mi risparmiò la vita, mi colpì ugualmente in modo crudele, lasciandomi in retaggio il perenne ricordo di amici di me più sfortunati con i quali avevo diviso disagi e speranze, desideri e paure e che ora giacciono in tombe senza nome sperdute nell’immensità di un lontano deserto…L’avvicinarsi, purtroppo, del fatale momento dopo il quale finirebbe ogni possibilità, mi ha finalmente indotto ad affrettarmi nell’affidare ad un documento scritto quello che altrimenti finirebbe con me. Può sempre succedere, mi son detto, che in tempo a venire, qualcuno, frugando in vecchi scaffali, possa trovare un ingiallito documento e, spinto dalla curiosità, leggere di vicende riguardanti un avo lontano di cui, forse, ignorava il nome e l’esistenza” e con l’esplicitazione visiva delle opere scritte dal “Nostro”: Il sangue è sangue, San Nicandro e La caduta di Cales. Ha portato il suo contributo nella rievocazione di Angelo Capuano anche il dott. Lorenzo Izzo, storico e attento studioso di fenomeni locali del passato e del presente, che ha evidenziato alcuni comportamenti tenuti dal “Nostro” che testimoniano la sua coerenza e la sua onestà. Poi, in un clima di densa commozione, la Presidente Colella ha consegnato alla figlia Maria Gemma, venuta appositamente da Venafro, un grazioso “dono” dell’Associazione e la pergamena per meriti alla “Memoria”.
A seguire il prof. Izzo ha illustrato il ricco e prestigioso curriculum vitae della Soprano Maria Capuano calena di nascita, romana di formazione e di professione. Questa, diplomata nel 1961 al Conservatorio “San Pietro a Maiella” di Napoli con la “Pagella d’Oro” viene premiata da quotidiano “Roma” quale migliore allieva regionale. Perfeziona i suoi studi a Roma dove nel 1962 vince una borsa di studio al teatro “La Fenice” di Venezia. Tiene concerti da solista a Napoli, Tripoli, Venezia, Spoleto (Festival dei due mondi) e numerose sono le sue partecipazioni a concerti della RAI. E’ stato offerto all’attenzione dell’attento pubblico un filmato che riprende Maria Capuano mentre si esibisce a livello internazionale. La figli Lucilla, degna figlia di “cotanta madre”, anche lei cantante lirica, ha scritto una “calda” lettera alla mamma, deceduta tempo fa all’età di 56 anni, che viene letta dalla nipote Chiara e che si riporta solo la parte conclusiva “E ti mancherò… Ma sarò con te in ogni gesto, nel muoversi delle foglie, nel sussurro di una nota gentile, nelle orme di un pettirosso sulla neve, come solo l’eterna presenza di una MAMMA può fare! Grazie Mamma”. Lucilla, superata l’emozione iniziale, ha deliziato i presenti esibendosi in “Torna a Surriento” con il tenore Dragone e con al piano la prof.ssa Vendemia (foto). A seguire la toccante cerimonia della premiazione alla “Memoria” di Maria Capuano.
Il terzo omaggiato, Gigi Mele, figura poliedrica e noto ciclista professionista della squadra “Gazzola”, vincitore (unico ciclista della Campania) di una tappa al Tour de Suisse e autore di numerosi piazzamenti in classiche e nei Giri d’Italia, Tour de France, Giro della Germania e Vuelta de Spagna. Il figlio, noto e affermato giornalista televisivo, Silver Mele, ha proiettato alcune immagini significative della vita ciclistica del “padre” e ha letto alcune pagine del libro “Il volo del gregario”, che ha scritto recentemente, ove evidenzia un “mondo” che agli appassionati e ai tifosi del ciclismo sfugge. Gigi Mele, commosso e grato, ha ringraziato l’Associazione “MUXAK” per la lodevole iniziativa e ha ricevuto l’attestato di benemerenza per aver donato lustro e onore alla “sua” Calvi Risorta e un grazioso “dono” ricordo dell’Associazione.
L’Amministrazione Comunale è stata rappresentata dalla consigliera delegata all’Associazionismo, Anna Cerchia, che si è complimentata per l’ottima iniziativa tesa a rendere i “dovuti” meriti ai cittadini caleni che nel loro operato hanno agito con dedizione, competenza e onore.
Il presentatore- moderatore prof. Izzo a conclusione della manifestazione ha ringraziato la Maestra Colella per l’iniziativa posta in essere e ha reso merito alle suore francescane di san Filippa Mereri, gestrici della struttura ospitante, per la collaborazione e la disponibilità. La “magica” serata è stata chiusa dalle note e dalla melodia del duo Vendemia-Dragone, peraltro molto applaudito e apprezzato.

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