In ognuno c’è la voglia di fantasticare

Nell’immaginario di ognuno c’è la voglia di fantasticare, sui miti e sulle leggende che attraversano monti e colline, attraversano i mari o viaggiano lungo le rive di un fiume, come la magica leggenda del lupo nel paese di Formicola. La devozione che da sempre accompagna la figura della Vergine Maria, soprattutto al Sud, racconta la grandiosità della spiritualità e in questo mondo cosmopolita e moderno, si fa spazio nei cuori di tutti e desta ancora amore. Il Santuario cattolico più famoso e visitato al mondo è la Basilica di Nostra Signora di Guadalupe, ma non occorre fare un viaggio così lungo, sebbene piacevolissimo, per ammirare e pregare la Madonna del Castello a Formicola. La valenza storica, non toglie alcun pregio alla devozione presso questo Santuario, “Una donna di Castello era andata a raccogliere legna nel bosco, portando con sé un bimbo di pochi mesi ancora in fasce. Durante il lavoro lo aveva lasciato a dormire nella culla al riparo di un’ampia roccia, ma al ritorno aveva avuto la dolorosa sorpresa di vedere un grosso lupo che, azzannata la creaturina, se la portava via. Sola e indifesa invocò allora la Madonna e la pregò e supplicò di salvare il figlio. Poco dopo, Nostra Signora apparve sulla roccia restituendole il bambino sano e salvo. Tornata in paese, felice e piena di gioia, raccontò ai compaesani quanto le era accaduto e tutti si offrirono per aiutarla a far sorgere una cappella in quel luogo dove le era apparsa la Vergine”. Fu costruita una chiesa divenuta un santuario, dedicato alla Madonna del Castello, (foto) consacrata il 21 agosto 1966. “La forza di attrazione dei santuari e il loro importante ruolo nell’azione pastorale vanno ricercati in alcuni fattori che fondano il fenomeno stesso del santuario e la possibilità di vivervi una intensa esperienza di fede. I santuari si presentano come segni di una speciale benevolenza di Dio che, a partire dall’evento di fondazione, si prolunga nel tempo, come dimostrano le grazie concesse e le conversioni che vi si verificano. La loro forza di attrazione promana dall’evento di fondazione, dalla collocazione ambientale, dal richiamo spirituale che agisce come anticipazione della «patria vera». Ogni santuario ha, per così dire, un suo carisma, un suo messaggio, che perdura nei secoli. Anche per l’uomo disincantato di questo nostro tempo, i santuari veicolano il passaggio dal mondo visibile al mondo invisibile, comunicano i valori eterni che stanno alla base dell’esperienza spirituale”. La bellezza dell’incontro con le tradizioni religiose dona gioia e fa cantare i nostri cuori nella società moderna atea e refrattaria a qualsiasi forma di legame e devozione.

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