Sospetti casi di tubercolosi, Zinzi lancia l’allarme ed interroga De Luca

Il consigliere regionale e presidente della Commissione ‘Terra dei Fuochi, bonifiche, ecomafie’, Gianpiero Zinzi, ha interrogato la Giunta regionale e il Presidente della Regione Vincenzo De Luca, nel corso della seduta di Question Time per avere spiegazioni in merito alla notizia relativa a sospetti casi di tubercolosi registrati all’ospedale di Caserta.
L’interrogazione avente ad oggetto “Sospetti casi di tubercolosi in provincia di Caserta”, muove dalla notizia secondo la quale sarebbero stati registrati ricoveri di persone con sintomi simili a quelli della tubercolosi presso il reparto di malattie infettive all’Ospedale S. Anna e S. Sebastiano di Caserta. Infatti, in Aula anche l’assessore Marchiello ha confermato il ricovero in regime ordinario di quattro persone affette da tubercolosi polmonare fornendo, però, rassicurazioni sugli episodi registrati. Nel testo il consigliere interroga la Giunta regionale per sapere “se siano stati fatti i necessari approfondimenti in relazione a quanto narrato e quali misure siano state in conseguenza adottate; se siano stati rintracciati gli eventuali contatti; se il Reparto di malattie infettive dell’A.O.R.N. di Caserta sia dotato di stanze a pressione negativa per evitare ogni forma di contagio, oltre che sufficientemente attrezzato a fornire adeguata assistenza ai malati di Tubercolosi e, in conclusione, se non sia opportuno e urgente l’invio di una Circolare ai medici di famiglia al fine di evitare una recrudescenza della malattia”.
“Era il mese di luglio – ha affermato il consigliere regionale – quando ho lanciato per la prima volta l’allarme, invitando la Giunta regionale a fare i dovuti approfondimenti. Adesso siamo in presenza di altri casi. La tubercolosi è una malattia seria, i cittadini hanno il diritto di essere informati su quanto accade e di sentirsi protetti sapendo che chi di dovere ha posto in essere in tempo le dovute precauzioni. Sulla salute ci aspettiamo un’attenzione massima”.
In conclusione: “I casi segnalati – ha dichiarato il presidente Zinzi – evidenziano che non bisogna abbassare la guardia. La Giunta regionale disponga ulteriori approfondimenti perché questo fenomeno, al momento circoscritto, non diventi un’emergenza”.

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