L’emozione di un ricordo unisce Nord e Sud

Roccamonfina – Tanta emozione e successo ha riscosso la rappresentazione teatrale portata in scena il primo marzo u.s. dalla brillante Compagnia Teatrale Amatoriale “I Figli di Tanì” di Roccamonfina, al Teatro Comunale di San Giovanni in Persiceto in provincia di Bologna. La rappresentazione teatrale scritta e diretta abilmente da Antonio Carlo De Pippo, oltre ai consueti attori della compagnia, ha visto in scena anche alcune donne di San Giovanni in Persiceto, nell’interpretazione del significativo ruolo delle loro nonne e madri, impegnate a prestare soccorso ai deportati roccani. La triste storia da cui è tratta la trama della commedia è stata resa nota circa un paio di anni fa, dall’Associazione roccana “Una storia da raccontare” fondata dalla dott.ssa Ester Di Pippo. La storia narra di giovani roccani che nella mattinata del 23 settembre del 1943, furono strappati dalle braccia dei loro affetti, catturati, rinchiusi in carri per bestiame e condotti a Sperlonga, per poi proseguire in un treno blindato fino a S. Giovanni in Persiceto, dove rimasero prigionieri alcuni giorni nei vagoni blindati e privati di ogni dignità di uomo, prima di raggiungere i campi di concentramento. La notizia della presenza in stazione di questi deportati, raggiunse gli abitanti di San Giovanni, e le donne del luogo anche se minacciate dai militari tedeschi non esitarono a prestare loro soccorso, fornendo acqua dei loro pozzi e panni dei loro uomini, attraverso le piccolissime fessure dei vagoni. Nel corso della toccante rappresentazione teatrale, sono state proiettate le foto dei prigionieri roccani, e letti dagli stessi attori, i commoventi pensieri annotati quotidianamente dai prigionieri. Con la realizzazione di questa rappresentazione teatrale, i roccani, hanno valuto esprimere ancora una volta quel sentimento di interminabile gratitudine verso i persicetani, permettendo anche alle nuove generazioni, di conoscere l’altruismo dei propri parenti, che 76 anni fa, a discapito della propria sicurezza non esitarono ad aiutare quei deportati. L’Associazione “Una storia da raccontare” ha ancora tanto da narrare, e sono in fase di preparazione molteplici raccolte di documenti e reperti storici; da più di due anni, tra Roccamonfina rappresentata dall’Associazione e l’Anpi di San Giovanni in Persiceto si è stretto un forte legame di solidarietà e affetto; due comunità unite da uno stesso triste ricordo, un’unione orientata a consolidarsi attraverso la collaborazione continua, per far rivivere nella mente e nel cuore delle generazioni moderne questa parentesi triste della Seconda guerra mondiale. L’Associazione “Una storia da raccontare”, è ancora impegnata nella ricerca di testimonianze della guerra, per continuare senza sosta un lavoro approfondito, che pone i riflettori sul territorio dell’Alto casertano. La dott.sa Di Pippo invita chiunque sia in possesso di informazioni e reperti, a contattare l’Associazione roccana, per dare ulteriormente voce e onore alla memoria di quanti furono prigionieri o caduti in guerra.

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