Agraria, valido punto di svolta per il tuo futuro e quello del territorio

“In seed time learn, in harvest teach, in winter enjoy”. Nel tempo della semina impara, in quello del raccolto insegna, d’inverno godi. (William Blake)
L’Istituto Superiore Agraria, Agroalimentare e Agroindustria di Formicola, Liberi e Pontelatone costituisce un valido punto di svolta per il territorio della Comunità di Monte Maggiore.Grazie all’azione sinergica dell’instancabile Preside Prof.ssa Antonella Tafuri e delle Istituzioni amministrative locali,l’occasione di rinascita è divenuta realtà. La realtà é che gli alunni che hanno scelto l’indirizzo agrario potranno acquisire competenze significative e utili per la valorizzare la vasta produzione agricola e vinicola con prodotti di eccellenza “slow food” che hanno caratteristiche riconosciute e tramandano ricchezza di cultura e tradizioni. Gli studenti frequentando l’Istituto potranno apprezzare le peculiarità produttive come ad esempio: la Melannurca Campana con Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.)dalla forma appiattita e rotondeggiante, piccola ma dal sapore inconfondibile; la Ciliegia Imperiale di Formicola, le cui origini risalgono all’introduzione della coltura sulle terre dei Conti Carafa nel XV sec. con il nome di prunus cerasus; il vino ricavato dal vitigno autoctono Casavecchia di cui si ricorda la leggenda,secondo cui un contadino di Pontelatone ritrovò un antico ceppo di questa varietà all’interno di un rudere nel suo podere, da cui il nome Casavecchia. Questo vitigno in due tipologie rosso e riserva ha delle caratteristiche entusiasmanti date dal suo colore rubino, all’olfatto risulta persistente, intenso e caratteristico, al palato il vitigno Casavecchia è secco, sapido ma morbido. Inoltre è un fiore all’occhiello della Comunità Montana di Monte Maggiore il Pecorino conciato romano (anche se a dispetto del nome risale alla Civiltà dei Sanniti) che viene prodotto a Castel di Sasso. Il presidio ha aiutato i produttori locali, che attenti a salvaguardare la bontà del loro territorio, prevede un disciplinare di produzione che definisce le fasi di caseificazione e affinamento e stabilisce una stagionatura di almeno sei mesi; la Castagna Ufarella è tipica della zona. La selezione del castagno da frutto dalla specie selvatica si deve ai Romani, che di pari passo alle loro conquiste provvidero anche a diffonderlo sulle montagne di tutta la Penisola.”.Sulle colline intorno a Caiazzo,è diffusa la varietà di oliva detta “Caiazzara”, il cui areale di coltivazione comprende il territorio della Comunità Montana Monte Maggiore. L’oliva è caratterizzata dall’invaiatura,cioè il passaggio del colore dei frutti dal verde al rosso vinoso. È stata chiesta la registrazione della DOP “Colline caiatine”.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post