Sissy Trovato è morta, ha perso la propria battaglia

(sostenitori.info) Ennesima tragica notizia riguardante le forze dell’ordine. La giovane Sissy Trovato, di Taurianova (Reggio Calabria) 28 anni appena, ha perso la propria battaglia.
La sua vicenda è tristemente nota. Sissy era una poliziotta penitenziaria rimasta in coma per oltre due anni. Nel Novembre 2016 è stata ferita alla testa da un colpo di pistola all’interno dell’ascensore dell’ospedale nel quale si era recata per motivi di servizio. Una chiamata o un cambio turno improvviso, al quale Sissy, decritta come una ragazza sempre molto precisa, non ha detto di no. Quel che é successo non si capisce ancora bene. Le indagini continuano senza abbandonare l’ipotesi del suicidio che tuttavia non convince dal momento che le riprese delle telecamere di sorveglianza hanno restituito alcune immagini di poco prima dello sparo: Sissy é apparentemente serena se non addirittura sorridente, nulla che faccia pensare alla piú tragica delle decisioni.
I dubbi permangono dal momento che sull’arma non vengono riscontrate impronte digitali, neppure quelle della stessa poliziotta che poco prima dello sparo appare senza guanti.
I genitori della ragazza hanno lottato tanto per sapere la verità e dopo un primo stop hanno ottenuto la riapertura delle indagini. Immediate le reazioni sui social alla notizia della dipartita
“Abbiamo appreso poco fa che la nostra Collega Guerriera Sissy Trovato Mazza ha perso la sua battaglia per la vita. Ci uniamo al dolore della famiglia, in particolare della mamma Caterina, del papà Salvatore e dei suoi fratelli. Ci auguriamo che venga fatta piena luce su quanto accaduto in quel terribile giorno. Rimarrà in tutti noi il ricordo di un sorriso radioso! Ciao Sissy”. Così il sindacato SIPPE di Trieste.
Le parole del padre in una vecchia intervista – “Mia figlia Sissy è stata abbandonata dalle Istituzioni che ogni giorno serviva, onorava la sua divisa, rispettava i colleghi ed il suo lavoro. Se oggi penso che mia figlia appartenesse alla Polizia Penitenziaria, provo profonda vergogna” (sostenitori.info)

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