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Un piatto da re: ‘e manfredi cu ‘a ricotta (mafalde fatte in casa con ricotta)

Spesso il racconto degli ingredienti di un piatto, la loro provenienza, le origini storiche possono annoiare chi magari di un piatto vuole conoscerne solo i sapori e gli odori. Ma non tutti, fortunatamente, sono della stessa idea e, quindi, in questi casi conoscere la storia di una pietanza aiuta a gustare più consapevolmente un piatto. Soprattutto di recente parlare di cibo e buona tavola sembra essere diventata un’abitudine che stupisce ed affascina sempre più, motivo per il quale anche oggi ci addentriamo in una nuova storia, o meglio leggenda, che si ricollega nientemeno che al re Manfredi, figlio di Federico II di Svevia. Pare, infatti, che ‘e manfredi cu ‘a ricotta furono inventati proprio nel 1250 per colui che fu uno degli ultimi discendenti degli Svevi in lotta contro il Papato per il dominio dell’Italia meridionale. Giunto nel Sannio fu accolto dalle popolazioni locali con un gustosissimo piatto insaporito con della ricotta, un gesto di cortese benvenuto, ma anche un modo per accattivarsi il sovrano. I manfredi non sono altro che un tipo di pasta, molto simili a delle sottili lasagnette dai bordi arricciati. Con il passar del tempo, alla ricetta è stato aggiunto il pomodoro, all’epoca sconosciuto, oppure nella versione più saporita i manfredi vengono conditi, oltre alla ricotta, con ragù di carne. Un piatto sostanzioso, insomma, che se un tempo deliziava il palato sopraffino di un reale, oggi viene comunemente approntato nelle occasioni di festa.

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