Thank God, Florence! il vero indie ritorna in Italia

La cantante Londinese Florence Welch, in arte Florence + the Machine, torna in Italia per due uniche date, il 17 marzo all’Unipol Arena di Bologna e il 18 al Pala Alpitour di Torino. Il tour è stato spinto dalla nascita del nuovo album “High As Hope”, per cui porterà sul palco l’inedito singolo, Hunger: brano costantemente in radio dall’11 maggio. “Questa canzone racconta come cerchiamo l’amore in posti dove probabilmente non dovremmo farlo e di come per sentirci meno soli a volte finiamo ancora più isolati. Credo di essermi messa più a nudo ed essermi resa più vulnerabile in questa canzone per incoraggiare i rapporti, perché forse ci sono molte più persone che si sentono in questo modo anche se lo ammettono con difficoltà”. Florence Welch è un personaggio estremamente particolare, amato dalla massa, ma al tempo stesso: quanto è realmente compreso? Il suo grande capolavoro sta proprio nella rottura dell’archetipo di rockstar alla Alice Cooper o Mick Jagger; si parla di una particolarissima energia pseudo-onniscente. Non limitiamoci a guardare i lunghissimi capelli rossi e la pelle ceramica che danno nell’occhio; c’è molto di più. Un personaggio appartenente ad una lontana dimensione celtica, con vestiti degli anni 70, poco attenta allo stereotipo di bellezza, di donna, di artista. Influenzata dalla storia rinascimentale e dalla satira d’ogni genere per cui ha una “spiccata ironia” ed un immenso carisma, Florence si è immersa in ogni tipo di arte sin dalla nascita, definendo la sua preferita come quella poetica, per approdare a quella musicale: mezzosoprano, ha ricevuto il consenso generale da parte della critica musicale per quanto riguarda l’interpretazione vocale, definita come «potente e profonda». La sua voce, che rilascia un eco abissale in ogni intonazione, è legata a temi variegati e spesso malinconici. Ha dichiarato di aver scritto alcuni pezzi dopo una sbornia, affermando che in quello stato si è più liberi di esprimersi. Una personalità come questa, così originale, poco artefatta e pura, è decisamente rara. Florence + The Machine è stata plurime volte acclamata e ringraziata per l’immenso regalo che ci porterà negli stadi il 2019: la sua voce.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post