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Gettato da un ponte alto sei metri, ma è ancora vivo

Ci sono animali che sono vittime della crudeltà umana e sono costretti a subire violenze, che mettono a rischio la loro vita. Calik, un cane pastore maremmano, di circa quattro anni, ne è un chiaro esempio. È stato prima picchiato con un bastone (i suoi denti sono quasi del tutto spezzati), poi rinchiuso in un sacco, usato normalmente per contenere il mangime degli animali e infine lanciato nel vuoto, da un ponte alto sei metri, lungo la strada SS291dir., che collega Alghero a Fertilia.
Nonostante l’impatto violentissimo, la povera bestia è miracolosamente viva. E questo  grazie a un pescatore che, mentre si trovava presso lo stagno di Calich, a pochi metri dall’accaduto, è intervenuto in suo soccorso, dopo aver sentito un rumore sordo causato dall’impatto. L’uomo, resosi immediatamente conto della gravità della situazione, ha subito chiamato le autorità competenti e il “Taxi Dog”, che ha portato l’animale alla clinica universitaria di Sassari, dove è stato curato.
Ora Calik si trova al canile Primavera di Santa Maria La Palma. “Lo abbiamo adottato. Se non lo avessi fatto, spiega Silvia Tintus, proprietaria del rifugio, avremmo dovuto chiedere al Comune di Alghero il permesso per le cure.  Ieri pomeriggio mi hanno comunicato che Calik non rischia la morte”.
L’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto, è durato parecchie ore perché nella caduta il cane si è fratturato la colonna vertebrale. Resterà da capire se nei prossimi giorni potrà ancora camminare o sarà necessario l’uso del carrellino. Intanto una denuncia è stata già presentata ai carabinieri della zona e sui social è già partito l’appello per la ricerca di eventuali testimoni.

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