I «mali d’amore» al centro di un seminario all’Isppref

La dipendenza affettiva colpisce quando si è innamorati o quando si crede di esserlo. È quella condizione in cui si lasciano al partner le redini delle emozioni, il diritto di legiferare in tema di felicità.
Di questa dipendenza, tanto moderna quanto antica, pronta a colpire attraverso il canale delle insicurezze, si parla mercoledì 28 marzo dalle 16.00 alle 20.00 presso l’Isppref Caserta, in via Unità Italiana n.152.
Ognuno è o è stato, in qualche modo, dipendente dagli altri. È una condizione naturale, che si esprime anche nel bisogno quotidiano di conferme, approvazione, empatia. Non è mai possibile una vera indipendenza dagli altri, ma la dipendenza affettiva può raggiungere forme estreme e patologiche.
La reciprocità è una condizione fondamentale in una relazione sentimentale, la sua assenza, legata ad una contemporanea assenza cronica di affetto, tende a creare donatori d’amore a senso unico, alla base del malessere psicologico che, se impossibile da interrompere, si trasforma in dipendenza affettiva.
Difficile da riconoscere per chi ne è affetto per la naturale mescolanza che la dipendenza affettiva crea con il concetto personale di amore, la dipendenza affettiva trasforma il partner in una vera e propria droga a cui si attinge continuamente per colmare un vuoto affettivo, molto spesso presente da molto tempo.
Il seminario proposto dall’Isppref Caserta – guidato dal neurologo Giovanni Saladino e dall’assistente sociale Alessandra Cinquegrana – fornirà ai partecipanti informazioni sulle alterate forme d’amore utilizzando metodiche esperienziali destinate a valutare il proprio grado di dipendenza affettiva ed a mettere in atto strategie per evitare tali dinamiche. Il percorso è destinato anche ad operatori del settore con particolare attenzione all’approccio diagnostico alle dipendenze affettive ed al loro indirizzo terapeutico.    

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