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Finalmente arrestato colui che ammazzò chi gli dava da mangiare

Il 23 settembre 2015 Pasquale Guarino, imprenditore agricolo, aveva la sua azienda tra la campagna di San Tammaro e Santa Maria C.V., nel far ritorno dopo aver incassato una ingente somma per la vendita delle pesche, fu oggetto di una rapina perpetrata da un suo bracciante albanese, Argit Turshilla e due connazionali. Il Guarino si rifiutò di consegnare l’incasso e per ciò fu schiaffeggiato. Alla reazione venne attinto da tre colpi di pistola di cui uno fu mortale. Il decesso avvenne presso lì ospedale di Santa Maria C.V. Ora la svolta definitiva. Ecco il comunicato della Procura della Repubblica di Santa Maria C.V.: “Nelle prime ore dell'alba del 9 marzo 2018, la polizia albanese del distretto di Dibra, in esecuzione di un ordine di cattura internazionale spiccato dallo stato italiano, ha tratto in arresto, ai fini di estradizione,TURSHILLA Argit, nato in Albania il 07 luglio 1992, ritenuto responsabile, in concorso, delle condotte delittuose di rapina (art. 628 c.p.} e omicidio (ari, 575 c.p.) commesse ai danni dell'imprenditore agricolo Guarino Pasquale.
L'arresto – scaturito a seguito di un'ordinanza di custodia cautelare emessa, in data 06 ottobre 2017, dal
G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questo Ufficio di Procura – è stato
eseguito all'esito dì una fattiva e sinergica collaborazione tra i Carabinieri del Nucleo Operativo della
Compagnia di Santa Maria Capua Vetere ed il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.
Fondamentale per il rintraccio e il monitoraggio del prevenuto, è stato, altresì, il contributo offerto
dall'ufficio dell'esperto per la sicurezza in Albania, che ha operato in costante contatto con le autorità di polizia albanesi.
Il mandato di arresto estradizionale è stato emesso in relazione all'attività d'indagine – diretta dalla
Procura di Santa Maria Capua Vetere ed eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua
Vetere – relativa al grave fatto di sangue consumato, in data 23 settembre 2015, ai danni
dell'imprenditore agricolo GUARINO Pasquale, ucciso da una banda di rapinatori nel corso di una
rapina perpetrata ai suoi danni e finalizzata a sottrargli l'incasso quotidiano della sua attività
imprenditoriale.
Più nel dettaglio – secondo la prospettazione operata da questa Procura e integralmente condivisa dal
G.I.P. – sarebbe stato proprio TURSHILLA Argit, in qualità di esecutore materiale, unitamente ad altri
partecipi, a rendersi responsabile dei gravi delitti di rapina e omicidio, rendendosi successivamente
irreperibile al fine di sottrarsi agli accertamenti dell'autorità giudiziaria.
Il solido impianto indiziario, è stato edificato attraverso elaborate attività tecniche di natura intercettiva, nonché mediante un accurato lavoro di analisi sia delle immagini immortalate da alcune telecamere insistenti sulla vasta area dell'evento omicidiario, sia delle informazioni raccolte attraverso i tabulati di traffico telefonico pregresso, il tutto avallato dalle dichiarazioni rese da alcune persone informate sui fatti.
Sante Maria Capua Vetere, 12.03.2018
II Procuratore delta Repubblica
Maria Antonietìa Troncone”

 
 

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