Via Grotta, nelle “Botteghe del centurione” rifiuti ed erbacce

Lunedì 26 giugno 2017, subito dopo la conclusione della fiera settimanale in via Grotta abbiamo notato, e documentato con fotografie, come l’area, ma specialmente la “Villula romana” ivi presente, siano state “aggredite” in maniera selvaggia dalle erbacce, tanto che la “Villula romana” quasi non si vede più. Ricordo che il 18 ottobre 2008 avvenne il taglio del nastro che aprì al pubblico la nuova area mercatale realizzata nella zona di Via Grotta e che il Sindaco di allora, Angelo Antonio Pascariello, deliberò che si chiamasse: “Le botteghe del centurione”, in quanto, nel corso dei lavori di costruzione della nuova area mercatale, in loco furono trovati alcuni reperti di una costruzione di epoca romana, presumibilmente appartenuta, secondo i pareri degli esperti, ad un centurione romano. Infatti, vennero rinvenuti e portati alla luce i resti di una “Villula” romana di epoca imperiale risalente al 1° secolo A.C.. Le strutture di cui si tratta sono più propriamente i resti di due cisterne per l’acqua collegate fra loro, una delle quali priva della volta di copertura. L’ente di piazza Municipio chiese ed ottenne dalla Soprintendenza la dichiarazione di interesse archeologico dell’area, nonché l’approvazione di un progetto ad hoc finalizzato al completamento degli scavi e alla valorizzazione della importantissima opera. Il ritrovamento archeologico, che è parte integrante dell’area mercatale, è stato subito battezzato dal Sindaco Angelo Antonio Pascariello, “Le botteghe del centurione”, forse l’antico proprietario della “Villula”. Tale area mercatale fu destinata ad ospitare la Fiera Mercato del lunedì. Secondo quanto affermato in sede di conferenza stampa dall’allora Amministrazione comunale, l’area avrebbe dovuto essere terminata già nel corso del 2007, ma la scoperta di questi antichi reperti di epoca romana fece di fatto slittare l’apertura all’anno successivo, in quanto tale ritrovamento impose il ridisegno dell’arteria stradale, considerato che il predetto reperto archeologico si sarebbe venuto a trovare sulla linea di mezzadria della strada. In un primo momento i tecnici avevano pensato di dividere la strada in due ma ciò avrebbe potuto creare problemi alla sicurezza per cui fu necessario un migliore ridisegno della strada. Era dal 2004 che era pronto il progetto per l'area da adibire a fiera settimanale con una struttura polifunzionale in grado di ospitare 600 persone a sedere. Il progetto venne stato redatto dall'ing. Vincenzo Russo Spena (figlio del defunto consigliere comunale, ex assessore al Corso Pubblico con la precedente giunta di Pascariello), a sua volta ora diventato consigliere comunale.

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